9.7 : Discriminazione dei prezzi in regime di monopolio

La discriminazione dei prezzi in regime di monopolio si riferisce alla pratica in cui un monopolista applica prezzi diversi per lo stesso prodotto o servizio a clienti diversi o in mercati diversi. Questa strategia consente al monopolista di catturare più surplus del consumatore, trasformandolo in profitti aggiuntivi. Affinché la discriminazione dei prezzi sia efficace, devono essere soddisfatte tre condizioni: 1) l'azienda deve avere potere di mercato, 2) l'azienda deve avere la capacità di separare i mercati o i clienti e 3) l'azienda deve affrontare diverse elasticità di prezzo della domanda tra i gruppi di clienti.

Esistono tre gradi di discriminazione dei prezzi, quella di primo grado (o perfetta) comporta l'addebito ai clienti del massimo che pagheranno per ogni unità, catturando tutto il surplus disponibile del consumatore. Ciò richiede che l'azienda abbia una conoscenza dettagliata della volontà di pagamento di ogni cliente.

La discriminazione dei prezzi di secondo grado offre prezzi diversi in base alla quantità consumata o alla versione del prodotto senza conoscere esplicitamente la volontà di ogni cliente di pagare, degli esempi comuni sono gli sconti per gli acquisti all'ingrosso e per le versioni premium dello stesso prodotto. Questo tipo di discriminazione si basa sulla selezione autonoma dei clienti in diverse categorie di prezzo in base alle loro preferenze e ai loro modelli di consumo.

La discriminazione dei prezzi di terzo grado comporta la segmentazione dei consumatori in gruppi diversi in base a delle caratteristiche osservabili (età, posizione, momento dell'acquisto) e all'addebito di un prezzo diverso a ciascun gruppo. Questo metodo si basa sulle caratteristiche generali del prodotto per dedurre la volontà del consumatore di pagare. Nella pratica questa è la forma più comune di discriminazione dei prezzi.

Ogni grado di discriminazione dei prezzi consente al monopolista di aumentare i profitti estraendo maggiore surplus dal consumatore.