Test di funzionalità polmonare (PFT)
I test di funzionalità polmonare sono strumenti diagnostici essenziali per valutare la funzione respiratoria, in particolare nei pazienti con disturbi respiratori cronici. Valutano in modo completo i volumi polmonari, la funzione ventilatoria, la meccanica respiratoria, la diffusione e lo scambio di gas. Questi test aiutano a diagnosticare le malattie polmonari e svolgono un ruolo significativo nel monitoraggio della progressione della malattia, nella valutazione della disabilità e nella valutazione della risposta alla terapia.
I PFT prevedono l'uso di uno spirometro, un dispositivo che misura e registra la quantità e la velocità dell'aria che un paziente può inspirare ed espirare. Fornisce informazioni dettagliate sul movimento dell'aria mentre il paziente esegue le manovre respiratorie prescritte. I risultati dei PFT vengono interpretati in base al grado di deviazione dai valori medi, tenendo conto dell'altezza, del peso, dell'età, del sesso e dell'etnia del paziente.
Scopo
I PFT vengono eseguiti per diversi motivi. Aiutano a diagnosticare disturbi respiratori cronici, a determinare l'entità della disfunzione polmonare e a identificare la necessità di ventilazione meccanica o la prontezza per lo svezzamento dal supporto ventilatorio. Inoltre, servono come test di screening in settori con potenziali rischi respiratori, come l'estrazione del carbone e l'esposizione all'amianto e ad altri irritanti tossici.
I PFT vengono utilizzati anche prima degli interventi chirurgici, in particolare quelli toracici e all’addome superiore, per valutare lo stato respiratorio preoperatorio. I pazienti con una storia che suggerisce un rischio elevato, come l'obesità e i pazienti sintomatici, vengono spesso sottoposti a screening tramite questi test. Inoltre, i PFT vengono utilizzati per valutare l'efficacia dei broncodilatatori e monitorare la risposta alla terapia.
Procedura
L'esecuzione dei PFT prevedei seguenti passaggi:
Un fisioterapista respiratorio solitamente esegue questa procedura sotto la supervisione di personale qualificato, che fornisce istruzioni verbali per assicurarsi che il paziente continui ad espirare fino al completamento del test. Dopo la spirometria iniziale, possono essere somministrati broncodilatatori per valutare eventuali miglioramenti o risposte al farmaco. Il computer calcola quindi la percentuale del paziente di valori previsti, confrontando la prestazione con una media basata su età, sesso, razza e altezza.
Responsabilità infermieristiche
Gli infermieri svolgono un ruolo fondamentale nell'esecuzione dei PFT. Sono responsabili della programmazione dei test, preferibilmente non immediatamente dopo i pasti, ed evitano la somministrazione di broncodilatatori inalatori 6 ore prima della procedura. Gli infermieri devono spiegare la procedura al paziente e valutare la presenza di difficoltà respiratorie prima del test. Dopo la procedura, devono far riposare il paziente e monitorarlo per eventuali reazioni avverse. Inoltre, hanno il compito di insegnare ai pazienti con disturbi respiratori come misurare il loro picco di flusso a casa utilizzando uno spirometro, che consente ai pazienti di monitorare i progressi della terapia e modificare gli interventi in base alle necessità.
Dal capitolo 6:
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