Siamo grati a Kaz Nagaosa e Akiko Shiratsuchi per il loro consiglio.

1. Preparazione <ol><li> Preparazione di piatti di agar freschi di uva <ol><li> Aggiungere 100 ml di acqua a 4,4 g di agar e riscaldare la miscela in un forno a microonde per sciogliere l&#39;agar. </li><li> Aggiungere 80 ml di succo fresco di uva, 5 ml di acido acetico e 5 ml di etanolo alla soluzione agar. </li><li> Versare circa 1,5 ml della soluzione con una pipetta su ogni vetretta di vetro e lasciarlo solidificare. </li></ol></li><li> Preparazione di piastre da 6 cm di agarosio <ol><li> Aggiungere 50 ml di acqua a 0,5 g di agarosio e riscaldare la miscela in un forno a microonde per sciogliere l&#39;agarosio. </li><li> Versare circa 2,5 ml di soluzione agarosa su un piatto da 6 cm con una pipetta. </li></ol></li></ol> 2. Stage 16 Embryo Collection <ol><li> Raccogli le mosche adulte e aggiungete 200 femmine e 200 maschi in un tubo conico da 50 mL. </li><li> Mettere un piatto di agar di succo fresco di uva sul lievito nel tubo da 50 ml e chiudere con una spugna cap. </li><li> Incubare le mosche a 16 ° C in luce per 2 - 3 giorni. Cambiare la piastra una volta al giorno. </li><li> Spostare le mosche al buio a 25 ° C per 1 ora. </li><li> Cambiare la vecchia piastra in un nuovo senza lievito. Consentire alle mosche di gettare le uova per 2 ore. </li><li> Raccogliere la piastra e incubare a 16 ° C per 26 h. </li><li> Raccogliere gli embrioni dalla piastra con un pennello in 1 ml di PBS contenente 0,2% (v / v) Triton X-100. </li><li> Lavare due embrioni con 1 ml di PBS contenente 0,2% (v / v) Triton X-100. </li><li> Per rimuovere il corion, aggiungere 1,2 ml di soluzione di ipoclorito di sodio (2,2-3,4% Cl) agli embrioni per 3 min. </li><li> Lavare gli embrioni 4 volte con 1 ml di PBS contenente 0,2% (v / v) Triton X-100. </li><li> Posizionare gli embrioni sulle piastre di agarosio da piatto da 6 cm. Prendi gli embrioni di stadio 16 sotto un microscopio come descritto da Roberts 20 . Raccogliere circa 50 embrioni in un tubo da 1,5 ml di test Treff con una micropipetta. </li></ol> 3. PrepaRazione delle cellule embrionali <ol><li> Lavare due embrioni con 150 μl di PBS. </li><li> Omogeneizzare gli embrioni 30 volte in un tubo di micropiastra da 1,5 mL e mescolatore di pellet in presenza di 200 μl di collagenasi (0,25% (w / v)) in PBS. </li><li> Disperse le cellule embrionali pipettando 10 volte e spostare la sospensione cellulare in un tubo da 1,5 mL. Incubare le cellule a 37 ° C per 1 min in un bagno d&#39;acqua. Ripetere due volte questo passaggio. </li><li> Aggiungere 800 μl di PBS alla sospensione cellulare e centrifugare a 1400 x g a 4 ° C per 5 min. </li><li> Rimuovere il surnatante e aggiungere 200 μL di tripsina (0,25% (w / v)) in PBS alle cellule. Disperse le cellule embrionali pipettando 50 volte. </li><li> Filtrare la sospensione cellulare con un filtro cellulare da 70 μm. </li><li> Per interrompere l&#39;attività della tripsina, aggiungere alla sospensione cellulare delle cellule filtrate 40 μL di siero fetale bovato inattivato. Aggiungere 800 μl di PBS e centrifugare a 1.400 x g a 4 ° C per 5 min. </li><li> Rimuova la supernataNt, sospendere le cellule precipitate in 200 μl di PBS e centrifugare a 1400 x g a 4 ° C per 5 min. </li><li> Rimuovere il surnatante e sospendere le cellule precipitate in 30 μl di PBS. </li><li> Montare la sospensione cellulare preparata su diapositive in vetro con trietossisilano aminopropilico e aspettare per 10 - 15 minuti fino a quando le cellule si agganciano alle vetrate. </li><li> Rimuovere la soluzione rimanente sui vetrini di vetro con una pipetta. Montare 60 - 70 μL di PBS contenente 4% (w / v) PFA (paraformaldeide) sulle cellule per 10-15 minuti per la fissazione. </li><li> Rimuovere la soluzione di fissazione e posizionare le diapositive di vetro in PBS per più di 1 minuto. </li></ol> 4. La colorazione degli emociti <ol><li> Immunostaining con un anticorpo anti-Croquemort <ol><li> Tamponi vetrari in metallo per 10 minuti in 10 minuti, in PBS contenente 0,2% (v / v) Triton X-100 per 10 minuti e poi in PBS per 10 minuti. </li><li> Montare 20 μl di 5% (v / v) del siero di suini integrale contenuto in PBSNg 0,2% (v / v) Triton X-100 sulle cellule per il blocco. Incubare le diapositive a temperatura ambiente per 20 min. </li><li> Rimuovere la soluzione da vetrate e montare 20 μl di antiserum anti-Croquemort 19 , 21 (0,1% (v / v) in PBS contenente 0,2% (v / v) Triton X-100 sulle cellule. Incubare le diapositive a 4 ° C per una notte. </li><li> Immergere le diapositive in vetro in PBS contenenti 0,2% (v / v) Triton X-100 per 10 min 5 volte. </li><li> Far scorrere le vetrate di vetro in PBS per 10 min. </li><li> Montare 20 μL di IgG anti-rat (0,5% (v / v)) con PST contenente 0,2% (v / v) Triton X-100 e 5% (v / v) Temperatura per 1 h. </li><li> Immergere le diapositive in vetro in PBS contenenti 0,2% (v / v) Triton X-100 per 10 min 5 volte. </li><li> Immergere vetrini in tampone contenente 100 mM Tris-HCl, pH 9,5, 100 mM NaCl e 50 mM MgCl 2 per 10 min. </li><li> Montare la soluzione di substrato di fosfatasi contenente 0,23 mg / ml di 5-bromo-4cloro-3-indolil fosfato (BCIP), 0,35 mg / mL nitro blu tetrazolio (NBT), 100 mM Tris-HCl, pH 9,5, 100 mM NaCl, 50 mM MgCl 2 sulle cellule. </li><li> Osservare le cellule sotto un microscopio per una corretta colorazione. Quando i segnali violetti viola appaiono nei granuli degli emociti, rimuovere la soluzione di substrato e far scorrere le diapositive di vetro in tampone costituito da 10 mM Tris-HCl, pH 8,5 e 1 mM EDTA. Si consiglia di colorare per circa 5-10 minuti. </li></ol></li><li> Immunostaining con un anticorpo anti-GFP (un&#39;altra opzione per la colorazione degli emociti) <ol><li> Tamponi vetrini in metallo per 10 min, PBS contenente 0,2% (v / v) Triton X-100 per 10 minuti e PBS per 10 minuti. </li><li> Montare 20 μl di siero di suini integrale del 5% (v / v) in PBS contenente 0,2% (v / v) Triton X-100 sulle cellule per il bloccaggio. Incubare le diapositive a temperatura ambiente per 20 min. </li><li> Rimuovere la soluzione sulle vetrini di vetro e montare 20 μL dell&#39;anticorpo anti-GFP del mouse (1% (v / v)) / PBS cCon 0,2% (v / v) di Triton X-100 sulle cellule. Incubare le diapositive a temperatura ambiente durante la notte. </li><li> Immergere le diapositive in vetro in PBS contenenti 0,2% (v / v) Triton X-100 per 10 min 5 volte. </li><li> Far scorrere le vetrate di vetro in PBS per 10 min. </li><li> Montare 20 μL di IgG anti-mouse IgM (0,5% (v / v) eterografato con fosfatasi alcalina in PBS contenente 0,2% (v / v) Triton X-100 e 5% (v / v) Temperatura per 1 h. </li><li> Immergere le diapositive in vetro in PBS contenenti 0,2% (v / v) Triton X-100 per 10 min 5 volte. </li><li> Immergere vetrini in tampone costituito da 100 mM Tris-HCl, pH 9,5, 100 mM NaCl e 50 mM MgCl 2 per 10 min. </li><li> Montare la soluzione di substrato di fosfatasi contenente 0,23 mg / mL BCIP, 0,35 mg / ml NBT, 100 mM Tris-HCl, pH 9,5, 100 mM NaCl, 50 mM MgCl 2 sulle cellule. </li><li> Osservare le cellule sotto un microscopio per una corretta colorazione. Quando i segnali viola appaiono in emociti interi, rimuovere la soluzione del substrato e far scorrere le diapositive in tampone compostoDi 10 mM Tris-HCl, pH8.5 e 1 mM EDTA. Si consiglia di colorare per circa 10-15 minuti. </li></ol></li></ol> 5. Staccare le cellule apoptotiche di TUNEL <ol><li> Far scorrere le vetrate di vetro in PBS per 5 min. </li><li> Ripeti con il nuovo PBS. </li><li> Montare il buffer di equilibrazione (vedere tabella dei materiali) sulle cellule per 10 min. </li><li> Rimuovere la soluzione dalle vetrate e montare 20 μl di soluzione TdT contenente 5 μL di terminasi deossinucleotidil transferasi e 15 μl di Reaction Buffer sulle cellule a 37 ° C per 1 ora. </li><li> Rimuovere la soluzione da vetrate e immergere le diapositive in tampone composto da 0,5 mL di STOP / Wash buffer e 17 mL di acqua. </li><li> Immergere le diapositive in PBS per 5 min 3 volte. </li><li> Montare 20 μL di Anti-Digoxigenin-Peroxidase sulle cellule a temperatura ambiente per 30 min. </li><li> Far scorrere le vetrate di vetro in PBS per 5 min 4 volte. </li><li> Immergere le vetrate in soluzione di substrato perossidasi costituito da 30 mL di 50 mM Tris-HCl, contenente pH7,5Ga completa di spatola di 3,3&#39;-diaminobenzidin-tetraidrichloruro (DAB) e di 0,002% (v / v) H 2 O 2 per 30 s. </li><li> Ripetere il passaggio 5.9 fino a quando le cellule apoptotiche sono colorate marrone. Far scivolare le vetrate in acqua per fermare la reazione della perossidasi. </li><li> Incollare le cellule con acqua per l&#39;osservazione. </li></ol> 6. Misurare il livello di fagocitosi delle cellule apoptotiche <ol><li> Osservare i campioni sotto un microscopio leggero per valutare il livello della fagocitosi. Contare le cellule positive di Croquemort o le cellule GFP positive come emociti, cellule TUNEL positive come cellule apoptotiche e doppie cellule positive come gli emociti fagocitosi. </li><li> L&#39;indice fagocitico è definito come il numero di doppie cellule positive al numero totale di cellule Croquemort positive o cellule GFP positive. Si raccomanda di osservare più di 300 emociti. </li></ol>

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Gli autori dichiarano di non avere interessi finanziari concorrenti.

<html> Qui abbiamo descritto un test di fagocitosi usando embrioni di Drosophila . Utilizzando cellule embrionali disperse per misurare la fagocitosi quantitativamente, gli emociti, i fagociti professionali di Drosophila , sono immunociti per il marker Crohnemort o il GHP driven by SrHemo , e le cellule apoptotiche vengono rilevate da TUNEL in questo protocollo. Il livello di fagocitosi è espresso come indice fagocitico contando il numero totale di emociti e fegocitosi emociti. L&#39;uso di cellule embrionali disperse ci permette di osservare tutti i fagociti e le cellule apoptotiche in embrioni interi e per quantificare con precisione il livello di fagocitosi. Inoltre, il nostro metodo rileva gli emociti e le cellule apoptotiche con coloranti osservabili sotto un microscopio leggero, non un microscopio a fluorescenza. Ciò facilita la valutazione dei livelli di fagocitosi perché è possibile osservare contemporaneamente emociti e cellule apoptotiche senza cambiare alcun filtro. Ve_content &quot;&gt; I seguenti punti sono fondamentali per la colorazione delle cellule embrionali: nella fase di fissazione delle cellule embrionali bisogna utilizzare PFA fresco preparato entro due settimane.Nell&#39;immagazzinamento di Croquemort occorre eseguire l&#39;incubazione delle cellule con anti-Croquemort A 4 ° C. Nella tintura TUNEL, l&#39;incubazione di cellule con DAB deve essere eseguita controllando accuratamente sotto un microscopio per evitare la colorazione eccessiva TUNEL visualizza il DNA frammentato rilevando 3&#39;-OH, abbondante nelle cellule apoptotiche, Le cellule normali hanno anche 3&#39;-OH nel terminale 3&#39;-terminale del DNA, ma a un livello inferiore rispetto a quello delle cellule apoptotiche. Pertanto, un&#39;incubazione di cellule con DAB per troppo tempo non maccherà solo le cellule apoptotiche, ma anche le cellule normali L&#39;osservazione delle cellule ogni 15 o 30 s durante la colorazione DAB è raccomandata per evitare questo. In questo protocollo, anche se la quantificazione del livello di fagocitosi è veloce e precisa, alcune informazioni suCh come luogo di ingrasso o distribuzione di emociti è perso. Abbiamo mostrato in precedenza che questo test e un test di fagocitosi in situ utilizzando embrioni interi hanno prodotto risultati simili in termini di indice fagocitico 21 . Pertanto, si consiglia di eseguire in parallelo un test di fagocitosi in situ per interpretare in modo preciso i risultati ottenuti in alcuni casi. Drosophila ha un&#39;altra fagocita professionale, le cellule gliali, nel sistema nervoso centrale. Anche se non descriviamo come valutare la fagocitosi dei neuroni apoptotici dalle cellule gliali negli embrioni in questo protocollo, viene applicato lo stesso protocollo per quantificare il livello di engulfment come quello riportato da Kuraishi et al. , EMBO.J 21 . Allo stesso modo, questo esame suggerisce che le cellule positive di TUNEL negli embrioni di Drosophila sono probabilmente fagocitate da fagociti non professionali. La fagocitosi da parte di quelli non identificati phAgociti con recettori di engulfment sconosciuti potrebbero spiegare il risultato ( Figura 1D ) che il numero totale di cellule apoptotiche nelle cellule embrionali sembra non essere aumentato in un mutante del gene di fagocitosi. In conclusione, questo protocollo ha portato con successo alla scoperta di geni necessari per la fagocitosi di cellule apoptotiche da fagociti professionali. 24 , 25 e 28 . Sulla base della conservazione evolutiva dei meccanismi molecolari sottostanti alla fagocitosi 7 , la rivelazione delle funzioni geniche negli embrioni di Drosophila che coinvolgono reazioni complesse di fagocitosi può fornire intuizioni significative nella clearance fagocitica delle cellule morte, che è correlata a disturbi infiammatori e malattie autoimmuni nei mammiferi 29 .

Negli animali metazoi, ad es. Il nematode Caenorhabditis elegans , la mosca di frutta Drosophila melanogaster , e topi e umani, un gran numero di cellule subiscono apoptosi durante lo sviluppo per modellare i loro corpi e in età adulta per mantenere l&#39;omeostasi 1 , 2 . Le cellule apoptotiche devono essere rapidamente rimosse perché inducono l&#39;infiammazione nei tessuti circostanti liberando materiali intracellulari immunogenici se non completamente rimossi 3 . Al fine di facilitare la rimozione rapida, le cellule apoptotiche presentano i cosiddetti segnali alimentari riconosciuti dai recettori di engagement dei fagociti e vengono eliminati dalla fagocitosi 3 , 4 , 5 , 6 . Pertanto, la fagocitosi svolge un ruolo cruciale nel mantenimento dell&#39;omeostasi ospite e, dunque, illustra la molecola<html> Lar meccanismi alla base della fagocitosi delle cellule apoptotiche è di importanza. I meccanismi responsabili della fagocitosi delle cellule apoptotici sembrano evoluzionalmente conservati tra le specie nei nematodi, mosche e topi 7 . Attualmente sono disponibili diversi dosaggi di fagocitosi per valutare l&#39;ingrasso di cellule apoptotiche in questi animali modello. In C. elegans , 131 cellule somatiche subiscono una morte cellulare programmata durante lo sviluppo, ei cadaveri cellulari sono fagocitati dalle cellule vicine, che sono fagociti non professionali 8 . Quindi, contando il numero di restanti cellule di cellule in C. elegans indica il livello di fagocitosi in vivo . Cercando mutanti di nematodi che mostrano un numero crescente di cellule morte, sono stati identificati diversi geni richiesti per la fagocitosi e caratterizzati geneticamente da 9 , 10 ,S = &quot;xref&quot;&gt; 11 , 12 . I campioni di fagocitosi ex vivo con fagociti di coltura primaria, generalmente macrofagi, vengono spesso utilizzati nei topi. Le cellule apoptotiche vengono preparate utilizzando linee cellulari come le cellule Jurkat e sono mescolate con fagociti primari. Dopo un&#39;incubazione per diverse ore, il numero totale di fagociti e fagociti inghiottiti vengono contati per valutare il livello della fagocitosi. Come una sofisticata modifica di questo metodo, il gruppo di Nagata ha sviluppato un test di fagocitosi ex vivo con le cellule che esprimono un ICAD resistente alla caspasi (inibitore della DNasi attivata da caspasi), in cui le cellule apoptotiche non subiscono la frammentazione del DNA apoptotica, ma il DNA è ancora ceduto quando Le cellule sono fagocitose. Quando queste cellule vengono utilizzate come obiettivi apoptotici in un dosaggio di fagocitosi, solo il DNA delle cellule apoptotiche inghiottite viene frammentato e macchiato mediante etichettatura TUTT-mediata di dUTP (TUNEL). Pertanto, la levaL di ingrasso cellulare apoptotico è misurato contando i segnali TUNEL in una miscela di fagociti e di cellule apoptotiche 13 . In D. melanogaster , fagociti professionali chiamati emociti, macrofagi Drosophila , sono responsabili della fagocitosi delle cellule apoptotiche 14 , 15 . Oltre ai dosaggi di fagocitosi in vitro con linee di cellule di coltura, sono disponibili test di fagocitosi in vivo con tutti gli embrioni Drosophila . Gli embrioni di Drosophila sono un potente strumento per esaminare il livello di induzione di cellule apoptotiche perché molte cellule subiscono l&#39;apoptosi e sono fagocitate da emociti durante lo sviluppo embrionale 14 , 15 , 16 . Un esempio di un test di fagocitosi in vivo è il metodo sviluppato dal gruppo di Franc. Nel loro metodo, gli emociti sono deTossicodipendente perossidasina, un marker emocitico, le cellule apoptotiche vengono colorate utilizzando il colorante nucleare, 7-amino actinomicina D negli embrioni interi Drosophila e il numero di cellule doppie positive viene contato come segnale di fagocitosi 17 . Un altro esempio di un test di fagocitosi sugli embrioni si basa sul concetto del metodo di Nagata descritto in precedenza; tuttavia, fagocitosi in vivo è valutata utilizzando gli embrioni di DCAD (Drosophila caspasi-attivato DNasi) mutante vola 18, 19. Questi test di fagocitosi in vivo sono utili per osservare direttamente la fagocitosi in situ . Tuttavia, le difficoltà sono associate ad escludere ogni possibile polarizzazione nella fase di conteggio delle cellule fagocitose perché è difficile osservare tutti i fagociti e le cellule apoptotiche in embrioni interi a causa dello spessore. Al fine di superare questa limitazione, ci sviluppiamoEd un nuovo dosaggio di fagocitosi negli embrioni di Drosophila . Nel nostro metodo, per poter facilmente contare gli emociti fagocitosi, tutti gli embrioni vengono omogeneizzati per preparare cellule embrionali disperse. I fagociti sono rilevati mediante l&#39;immunostaining di un marker di fagocita e le cellule apoptotiche sono rilevate da TUNEL con queste cellule embrionali disperse. L&#39;uso di cellule embrionali disperse ci permette di misurare i livelli di fagocitosi in vivo come se abbiamo effettuato un test di fagocitosi in vitro che precisamente quantifica il livello della fagocitosi. Tutti i genotipi di mosche possono essere impiegati in questo saggio se si sviluppano allo stadio 16 degli embrioni 20 , lo stadio di sviluppo in cui la clearance delle cellule apoptotiche mediante la fagocitosi è la più abbondante. Questo metodo ha il vantaggio di valutare quantitativamente il livello della fagocitosi e, quindi, può contribuire all&#39;identificazione di nuove molecole coinvolte nella fagocitosi delle cellule apoptotiche in vivo .

<table><tbody><tr><td>whole swine serum</td><td>MP Biomedicals</td><td>55993</td><td>For bloking</td></tr><tr><td>Treff micro test tube(easy fit)&amp;nbsp; Dnase, Rnase free tube, 1.5 mL</td><td>TreffLab</td><td>96. 4625. 9. 01</td><td>For&amp;nbsp; homogenization</td></tr><tr><td>pellet mixer&amp;nbsp; 1.5 mL</td><td>TreffLab</td><td>96. 7339. 9. 03</td><td>For&amp;nbsp; homogenization</td></tr><tr><td>Collagenase</td><td>Sigma-Aldrich</td><td>C-0130</td><td>For preparation of embryonic cells</td></tr><tr><td>Trypsin</td><td>Thermo Fisher SCIENTIFIC</td><td>27250-018</td><td>For preparation of embryonic cells</td></tr><tr><td>Kpl Anti-Rat IgG (H+L) Ab MSA, AP</td><td>KPL</td><td>475-1612</td><td>secondary antibody for&lt;br/&gt; stainig hemocytes with an anti-Croquemort antibody</td></tr><tr><td>5-bromo-4-chloro-&lt;br/&gt; 3-indolyl-phosphate</td><td>Roche</td><td>11383221001</td><td>BCIP, For staining of hemocytes</td></tr><tr><td>nitro blue tetrazolium</td><td>Roche</td><td>11383213001</td><td>NBT, For staining of hemocytes</td></tr><tr><td>Anti-Croquemort antibody</td><td></td><td></td><td>described previously in Manaka &lt;em&gt;et al.&lt;/em&gt;, J. Biol. Chem., 279, 48466-48476</td></tr><tr><td>&amp;nbsp;Anti-GFP&lt;br/&gt; from mouse IgG1&amp;kappa; (clones 7.1 and 13.1)&amp;nbsp;</td><td>Roche</td><td>11814460001</td><td>For staining of hemocytes</td></tr><tr><td>Goat Anti-Mouse IgG-AP Conjugate</td><td>Bio-Rad</td><td>170-6520</td><td>secondary antibody for stainig hemocytes with an anti-Croquemort antibody</td></tr><tr><td>Apop Tag Peroxidase In Situ Apoptosis Detection Kit</td><td>Millipore</td><td>S7100</td><td>For staining of apoptoitc cells. This kit includes Equilibration buffer, Reaction buffer, STOP/Wash buffer, TdT enzyme, and Anti-Digoxigenin-Peroxidase.</td></tr><tr><td>3,3&#039;-diaminobenzidine&lt;br/&gt; tetrahydrichloride</td><td>nacalai tesque</td><td>11009-41</td><td>DAB, For staining of apoptoitc cells</td></tr><tr><td>&lt;strong&gt;Table of Fly Strains&lt;/strong&gt;</td><td></td><td></td><td></td></tr><tr><td>&lt;strong&gt;Name&lt;/strong&gt;</td><td>&lt;strong&gt;Stock center&lt;/strong&gt;</td><td>&lt;strong&gt;Stock ID&lt;/strong&gt;</td><td>&lt;strong&gt;Comments&lt;/strong&gt;</td></tr><tr><td>w&lt;sup&gt;1118&lt;/sup&gt;</td><td></td><td></td><td>Control flies, described in Freeman &lt;em&gt;et al.&lt;/em&gt;, Neuron, 38, 567-580</td></tr><tr><td>drpr&lt;sup&gt;&amp;Delta;5&lt;/sup&gt;</td><td></td><td></td><td>drpr mutant, described in Freeman &lt;em&gt;et al.&lt;/em&gt;, Neuron, 38, 567-580</td></tr><tr><td>Itgbn&lt;sup&gt;2&lt;/sup&gt;</td><td></td><td></td><td>Itgbn mutant, described in Devenport &lt;em&gt;et al.&lt;/em&gt;, Development, 131, 5405-5415</td></tr><tr><td>srpHemoGAL4 UAS-EGFP</td><td></td><td></td><td>described in Br&amp;uuml;ckner &lt;em&gt;et al.&lt;/em&gt;, Dev. Cell., 7, 73-84</td></tr><tr><td>UAS-drpr-IR</td><td>VDRC</td><td>4833</td><td>-</td></tr><tr><td>UAS-Itgbn-IR</td><td>NIG-fly</td><td>1762R-1</td><td>-</td></tr></tbody></table>

phagocytosis assay for apoptotic cells in drosophila embryos

I meccanismi molecolari alla base della fagocitosi delle cellule apoptotici devono essere chiariti in modo più dettagliato a causa del suo ruolo in malattie intractable e immunitarie e infiammatorie. Noi qui abbiamo sviluppato un metodo sperimentale per studiare la fagocitosi in modo quantitativo utilizzando la mosca Drosophila di frutta, in cui la rete genica che controlla le reazioni di engulfment è evolutamente conservata dai mammiferi. Al fine di rilevare e contare con precisione i fagociti inghiottiti e inattivi con animali interi, gli embrioni di Drosophila sono stati omogeneizzati per ottenere le cellule disperse, compresi i fagociti e le cellule apoptotiche. L&#39;uso di cellule embrionali disperse ci permette di misurare i livelli di fagocitosi in vivo come se avessimo eseguito un test di fagocitosi in vitro in cui è possibile osservare tutti i fagociti e le cellule apoptotiche in embrioni interi e precisamente quantificare il livello di fagocitosi. Abbiamo confermato che questo metodo riproduce quelli di studi precedentiChe ha identificato i geni richiesti per la fagocitosi delle cellule apoptotiche. Questo metodo permette di analizzare l&#39;engulfment di cellule morte e, in combinazione con la potente genetica di Drosophila , rivelerà le complesse reazioni fagocitiche che comprendono la migrazione, il riconoscimento, l&#39;engulfment e il degrado delle cellule apoptotiche mediante fagociti.

Al fine di esaminare la fagocitosi delle cellule apoptotiche, gli embrioni Drosophila dello stadio di sviluppo sono stati raccolti e preparati come cellule disperse. Gli emociti, i macrofagi Drosophila , sono stati macchiati mediante immunocitochimica per il marcatore emocitario &quot;Croquemort&quot; 17 , 22 utilizzando un anticorpo specifico 19 , 21 e le cellule apoptotiche sono state macchiate da TUNEL in cellule embrionali disperse ( Figura 1A ). Croquemort, un recettore Drosophila correlato al CD36, è espressamente espresso in tutti gli emociti embrionali 22 e è stato dimostrato geneticamente di essere coinvolto nella clearance delle cellule apoptotiche negli embrioni Drosophila 17 . Le cellule Croquemort-positive hanno segnali viola nei piccoli granuli delle loro cellule. Le cellule positive di TUNEL mostrano abRown in corpi interi. Le cellule TUNEL-positive sono più piccole di altre cellule, e alcune sono all&#39;interno delle cellule Croquemort positive, considerate cellule morte fagocitose. Tra le cellule croquemort positive e le cellule positive di TUNEL da 1 a 5% sono normalmente osservate in tutte le cellule embrionali tra 2 e 10%. In Drosophila , ci sono due percorsi di segnalazione per l&#39;ingrasso di cellule apoptotiche. Due recettori di fagocitosi per i corrispondenti percorsi, Draper e integrin α PS3 β ν, riconoscono in modo indipendente le cellule morte 19 , 21 , 23 , 24 , 25 . Draper è una proteina transmembrana che possiede sequenze atipiche di fattore di crescita epidermico (EGF) nella regione extracellulare ei due motivi fosforilabili NPxY e YxxL nel iParte ntracellulare 26 . L&#39;integrin α PS3 β ν è anche un recettore transmembrane costituito da un eterodimero delle subunità α e β 25 . La Figura 1B mostra il rapporto di emociti fagocitosi con emociti totali in embrioni mutanti singoli o pruriti o con singola emarginazione Itgbn . Contando tutte le cellule Croquemort positive (emociti totali) e Croquemort e TUNEL (cellule positive positive), abbiamo calcolato l&#39;indice fagocitico come il numero di emociti fagocitosi al numero totale di emociti. L&#39;indice fagocitico era più basso nel mutante di drpr o Itgbn che nel tipo selvaggio, mentre il numero di emociti e cellule apoptotiche era simile ( Figura 1C- D ), indicando che questi due geni sono necessari per l&#39;induzione di cellule apoptotiche, come precedentementeeported. Quando non è disponibile un anticorpo anti-Croquemort o si esaminano linee mutanti con espressione alterata di Croquemort, dobbiamo selezionare un&#39;altra opzione per rilevare gli emociti. Gli embrioni con un driver GAL4 controllato da un promotore specifico dell&#39;emocito ( srpHemo-GAL4 ) e il gene GFP controllato da una sequenza di attivazione a monte (UAS) compreso il sito di legame GAL4 ( UAS-EGFP ), hanno emociti 27 , Che ci permette di individuare gli emociti utilizzando anti-GFP. La figura 2A mostra un&#39;immagine ottenuta dopo la rilevazione di emociti e cellule apoptotiche con immunostaining utilizzando un anticorpo anti-GFP e TUNEL in cellule embrionali con srpHemo-GAL4UAS-EGFP . Mentre un anticorpo anti-Croquemort macchia piccoli granuli nelle cellule, un anticorpo anti-GFP macchia gli emociti interi. Simile alla figura 1A , 2 - 6% delle cellule positive GFP e del 1 - 5% TUNEL-positivo<html> Le cellule sono osservate in tutte le cellule embrionali. Alcune cellule positive TUNEL vengono rilevate all&#39;interno di cellule GFP positive, considerate cellule morte fagocitose. La rottura mediata da RNAi è facilmente applicata per valutare i geni per il loro coinvolgimento nella fagocitosi attraversando le mosche con l&#39;UAS-dsRNA dei geni candidati con srpHemo-GAL4UAS-EGFP . La rottura di DRPR o Itgbn mediata da RNAi ha ridotto l&#39;indice fagocitico ( Figura 2B ), mentre il numero di emociti e cellule apoptotiche nelle cellule embrionali è comparabile ( Figura 2C -2D ), indicando ancora che questi recettori di fagocitosi sono coinvolti nella fagocitosi di Cellule apoptotiche. Indici fagocitici simili sono ottenuti sia dai metodi di rilevazione dell&#39;emocito, che suggeriscono che entrambi sono compatibili. G &quot;/&gt; Figura 1 : colorazione delle cellule embrionali da un anticorpo anti-Croquemort e TUNEL. ( A ) Immagini del campo luminoso delle cellule embrionali disperse dal ceppo 1118 mediante immunosorbimento con un anticorpo anti-Croquemort e TUNEL. Sono visualizzate viste ingrandite di cellule macchiate positivamente o negativamente rappresentate (top 4 pannelli) e un campo a bassa potenza (pannello inferiore). Barre di scala, 5 μm (in alto); 50 μm (in basso). ( B ) Il rapporto di emociti Croquemort positivi con il segnale TUNEL a tutti gli emociti Croquemort positivi nel mutante DRPR o Itgbn è stato analizzato con cellule embrionali disperse. ( C ) Il rapporto di emociti Croquemort positivi a tutte le cellule nel mutante DRPR o Itgbn è stato analizzato con cellule embrionali disperse. ( D ) Il rapporto tra cellule apoptotiche TUNEL-positive a tutte le cellule nel drpr oIl mutante Itgbn è stato analizzato con cellule embrionali disperse. I genotipi; W 1118 (controllo di tipo selvatico), drpr Δ5 (mutante drpr ) e Itgbn 2 (integrin β ν mutante). I dati erano rappresentativi di tre esperimenti indipendenti e sono stati analizzati dal test t dello studente. Circa 300 emociti Croquemort positivi sono stati osservati in ogni esperimento, ei valori rappresentano la media ± SD di tre campi microscopici. *; p &lt;0,05, ns; Differenza non significativa. <a href="//ecsource-jove-com.bdigitaluss.remotexs.co/files/ftp_upload/56352/56352fig1large.jpg" target="_blank">Clicca qui per visualizzare una versione più grande di questa figura.</a> <img alt="figura 2" class="xfigimg" src="/files/ftp_upload/56352/56352fig2.jpg" /> Figura 2: Colorazione delle cellule embrionali da AntI-GFP e TUNEL. ( A ) Immagini del campo luminoso delle cellule embrionali disperse del virus srpHemo-GAL4UAS-EGFP / + mediante immunostaining con un anticorpo anti-GFP e TUNEL. Sono visualizzate viste ingrandite di cellule macchiate positivamente o negativamente rappresentate (top 4 pannelli) e un campo a bassa potenza (pannello inferiore). Barre di scala = 5 μm (in alto); 50 μm (in basso). ( B ) Il rapporto di emociti GFP-positivi con il segnale TUNEL a tutti gli emociti GFP-positivi nelle moscelle di Rnoi -mediate di drpr o Itgbn è stato analizzato con cellule embrionali disperse. ( C ) Il rapporto di emociti GFP-positivi a tutte le cellule in RNAi-mediato moscompie mosche di drpr o Itgbn è stato analizzato con cellule embrionali disperse. ( D ) Il rapporto tra le cellule apoptotiche TUNEL-positive a tutte le cellule in mosca di ritiro RNAi-mediate di drpr o Itgbn è stato analizzato con cellule embrionali disperse. I genotipi; RNAi -: Yw / w; SrpHemo-GAL4 UAS-EGFP / + , RNAi drpr: yw / w; SrpHemo-GAL4 UAS-EGFP / +; UAS-drpr-IR / +, RNAi Itgbn : yw / w; SrpHemo-GAL4 UAS-EGFP / +; UAS-Itgbn-IR / + . I dati erano rappresentativi di tre esperimenti indipendenti e sono stati analizzati dal test t dello studente. Circa 300 GFP-positivi emociti sono stati osservati in ogni esperimento, ei valori rappresentano la media ± SD di tre campi microscopici. *; P &lt;0,05, ns; Differenza non significativa. <a href="//ecsource-jove-com.bdigitaluss.remotexs.co/files/ftp_upload/56352/56352fig2large.jpg" target="_blank">Clicca qui per visualizzare una versione più grande di questa figura.</a>

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Phagocytosis Assay for Apoptotic Cells in Drosophila Embryos

Qui descriviamo un test di fagocitosi usando le cellule embrionali disperse di Drosophila . Ci permette di quantificare con facilità e precisione i livelli di fagocitosi in vivo e di identificare nuove molecole necessarie per la fagocitosi delle cellule apoptotiche.

Analisi della fagocitosi per le cellule apoptotiche in<em&gt; Drosophila</em&gt; Embrioni

The molecular mechanisms underlying the phagocytosis of apoptotic cells need to be elucidated in more detail because of its role in immune and ...

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RNAi Screening for Host Factors Involved in Vaccinia Virus Infection using Drosophila Cells

Viral pathogens represent a significant public health threat; not only can viruses cause natural epidemics of human disease, but their potential use in bioterrorism is also a concern. A better understanding of the cellular factors that impact infection would facilitate the development of much-needed therapeutics. Recent advances in RNA interference (RNAi) technology coupled with complete genome sequencing of several organisms has led to the optimization of genome-wide, cell-based loss-of-function screens. Drosophila cells are particularly amenable to genome-scale screens because of the ease and efficiency of RNAi in this system 1. Importantly, a wide variety of viruses can infect Drosophila cells, including a number of mammalian viruses of medical and agricultural importance 2,3,4. Previous RNAi screens in Drosophila have identified host factors that are required for various steps in virus infection including entry, translation and RNA replication 5. Moreover, many of the cellular factors required for viral replication in Drosophila cell culture are also limiting in human cells infected with these viruses 4,6,7,8, 9. Therefore, the identification of host factors co-opted during viral infection presents novel targets for antiviral therapeutics. Here we present a generalized protocol for a high-throughput RNAi screen to identify cellular factors involved in viral infection, using vaccinia virus as an example.

RNAi Screening for Host Factors Involved in Vaccinia Virus Infection using Drosophila Cells

Novel host factors involved in viral infection can be identified through cell-based genome-wide loss of function RNAi screening. A Drosophila cell culture model is particularly amenable to this approach due to the ease and efficiency of RNAi. Here we demonstrate this technique using vaccinia virus as an example.

Lo screening RNAi per fattori di accoglienza che partecipano Vaccinia Infezione da virus utilizzando Drosophila Celle

Viral pathogens represent a significant public health threat; not only can viruses cause natural epidemics of human disease, but their potential use in ...

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Immunologia e infezioni

Colony Forming Cell (CFC) Assay for Human Hematopoietic Cells

Human hematopoietic stem/progenitor cells are usually obtained from bone marrow, cord blood, or peripheral blood and are used to study hematopoiesis and leukemogenesis. They have the capacity to differentiate into lymphoid and myeloid lineages. The colony forming cell (CFC) assay is used to study the proliferation and differentiation pattern of hematopoietic progenitors by their ability to form colonies in a semisolid medium. The number and the morphology of the colonies formed by a fixed number of input cells provide preliminary information about the ability of progenitors to differentiate and proliferate. Cells can be harvested from individual colonies or from the whole plate to further assess their numbers and differentiation states using flow cytometry and morphologic evaluation of Giemsa-stained slides. This assay is useful for assessing myeloid but not lymphoid differentiation. The term myeloid in this context is used in its wider sense to encompass granulocytic, monocytic, erythroid, and megakaryocytic lineages.

We have used this assay to assess the effects of oncogenes on the differentiation of primary human CD34+ cells derived from peripheral blood. For this purpose cells are transduced with either control retroviral construct or a construct expressing the oncogene of interest, in this case NUP98-HOXA9. We employ a commonly used retroviral vector, MSCV-IRES-GFP, that expresses a bicistronic mRNA that produces the gene of interest and a GFP marker. Cells are pre-activated by growing in the presence of cytokines for two days prior to retroviral transduction. After another two days, GFP+ cells are isolated by fluorescence-activated cell sorting (FACS) and mixed with a methylcellulose-containing semisolid medium supplemented with cytokines and incubated till colonies appear on the surface, typically 14 days. The number and morphology of the colonies are documented. Cells are then removed from the plates, washed, counted, and subjected to flow cytometry and morphologic examination. Flow cytometry with antibodies specific to the cell surface markers expressed during hematopoiesis provides information about lineage and maturation stage. Morphological studies of individual cells under a microscope after Wright- Giemsa staining provide further information with regard to lineage and maturation. Comparison of cells transduced with control empty vector to those transduced with an oncogene reveals the effects of the oncogene on hematopoietic differentiation.

Colony Forming Cell CFC Assay for Human Hematopoietic Cells

The colony forming cell (CFC) assay is an in vitro assay in which hematopoietic progenitors form colonies in a semi-solid medium. A combination of colony morphology, cell morphology, and flow cytometry are used to assess the ability of the progenitors to proliferate and differentiate along the different hematopoietic lineages.

Formanti colonia cellulare (CFC) Analisi per cellule emopoietiche

Human hematopoietic stem/progenitor cells are usually obtained from bone marrow, cord blood, or peripheral blood and are used to study hematopoiesis and ...

Single Drosophila Ommatidium Dissection and Imaging

The fruit fly Drosophila melanogaster has made invaluable contributions to neuroscience research and has been used widely as a model for neurodegenerative diseases because of its powerful genetics1. The fly eye in particular has been the organ of choice for neurodegeneration research, being the most accessible and life-dispensable part of the Drosophila nervous system. However the major caveat of intact eyes is the difficulty, because of the intense autofluorescence of the pigment, in imaging intracellular events, such as autophagy dynamics2, which are paramount to understanding of neurodegeneration.
We have recently used the dissection and culture of single ommatidia3 that has been essential for our understanding of autophagic dysfunctions in a fly model of Dentatorubro-Pallidoluysian Atrophy (DRPLA)3, 4.
We now report a comprehensive description of this technique (Fig. 1), adapted from electrophysiological studies5, which is likely to expand dramatically the possibility of fly models for neurodegeneration. This method can be adapted to image live subcellular events and to monitor effective drug administration onto photoreceptor cells (Fig. 2). If used in combination with mosaic techniques6-8, the responses of genetically different cells can be assayed in parallel (Fig. 2).

Single Drosophila Ommatidium Dissection and Imaging

The limiting factor in the use of the adult Drosophila eye to study neurodegeneration and cell biology is the difficult imaging of intracellular processes. We describe the dissection of single ommatidia to generate a bona-fide primary neuronal cell culture, which can be subject to drug treatment and advanced imaging.

Singolo Drosophila Ommatidium Dissection e Imaging

The fruit fly Drosophila melanogaster has made invaluable contributions to neuroscience research and has been used widely as a model for neurodegenerative ...

Neuroscienze

Assessing the Cellular Immune Response of the Fruit Fly, Drosophila melanogaster, Using an In Vivo Phagocytosis Assay

In all animals, innate immunity provides an immediate and robust defense against a broad spectrum of pathogens. Humoral and cellular immune responses are the main branches of innate immunity, and many of the factors regulating these responses are evolutionarily conserved between invertebrates and mammals. Phagocytosis, the central component of cellular innate immunity, is carried out by specialized blood cells of the immune system. The fruit fly, Drosophila melanogaster, has emerged as a powerful genetic model to investigate the molecular mechanisms and physiological impacts of phagocytosis in whole animals. Here we demonstrate an injection-based in vivo phagocytosis assay to quantify the particle uptake and destruction by Drosophila blood cells, hemocytes. The procedure allows researchers to precisely control the particle concentration and dose, making it possible to obtain highly reproducible results in a short amount of time. The experiment is quantitative, easy to perform, and can be applied to screen for host factors that influence pathogen recognition, uptake, and clearance.

Assessing the Cellular Immune Response of the Fruit Fly, Drosophila melanogaster, Using an In Vivo Phagocytosis Assay

This protocol describes an in vivo phagocytosis assay in adult Drosophila melanogaster to quantify phagocyte recognition and clearance of microbial infections.

Valutare la risposta immunitaria cellulare del moscerino della frutta, Drosophila melanogaster, utilizzando un test di fagocitosi In Vivo

In all animals, innate immunity provides an immediate and robust defense against a broad spectrum of pathogens. Humoral and cellular immune responses are ...

Live Imaging of Apoptotic Cell Clearance during Drosophila Embryogenesis

The proper elimination of unwanted or aberrant cells through apoptosis and subsequent phagocytosis (apoptotic cell clearance) is crucial for normal development in all metazoan organisms. Apoptotic cell clearance is a highly dynamic process intimately associated with cell death; unengulfed apoptotic cells are barely seen in vivo under normal conditions. In order to understand the different steps of apoptotic cell clearance and to compare 'professional' phagocytes - macrophages and dendritic cells to 'non-professional' - tissue-resident neighboring cells, in vivo live imaging of the process is extremely valuable. Here we describe a protocol for studying apoptotic cell clearance in live Drosophila embryos. To follow the dynamics of different steps in phagocytosis we use specific markers for apoptotic cells and phagocytes. In addition, we can monitor two phagocyte systems in parallel: 'professional' macrophages and 'semi-professional' glia in the developing central nervous system (CNS). The method described here employs the Drosophila embryo as an excellent model for real time studies of apoptotic cell clearance.

Live Imaging of Apoptotic Cell Clearance during Drosophila Embryogenesis

Here we describe an effective method for studying dynamics of apoptotic cell clearance in vivo. This method employs live Drosophila embryos as a powerful model for monitoring phagocytosis of apoptotic cells using specific labeling of apoptotic cells and phagocytes.

Vivere Imaging di apoptotica delle cellule libera nel corso<em&gt; Drosophila</em&gt; Embriogenesi

The  proper elimination of unwanted or aberrant cells through apoptosis and  subsequent phagocytosis (apoptotic cell clearance) is crucial for normal  ...

Biologia

In vitro Quantitative Imaging Assay for Phagocytosis of Dead Neuroblastoma Cells by iPSC-Macrophages

Microglia orchestrate neuroimmune responses in several neurodegenerative diseases, including Parkinson&#39;s disease and Alzheimer&#39;s disease. Microglia clear up dead and dying neurons through the process of efferocytosis, a specialized form of phagocytosis. The phagocytosis function can be disrupted by environmental or genetic risk factors that affect microglia. This paper presents a rapid and simple in vitro&#160;microscopy protocol for studying microglial efferocytosis in an induced pluripotent stem cell (iPSC) model of microglia, using a human neuroblastoma cell line (SH-SY5Y) labeled with a pH-sensitive dye for the phagocytic cargo. The procedure results in a high yield of dead neuroblastoma cells, which display surface phosphatidylserine, recognized as an &#34;eat-me&#34; signal by phagocytes. The 96-well plate assay is suitable for live-cell time-lapse imaging, or the plate can be successfully fixed prior to further processing and quantified by high-content microscopy. Fixed-cell high-content microscopy enables the assay to be scaled up for screening of small molecule inhibitors or assessing the phagocytic function of genetic variant iPSC lines. While this assay was developed to study phagocytosis of whole dead neuroblastoma cells by iPSC-macrophages, the assay can be easily adapted for other cargoes relevant to neurodegenerative diseases, such as synaptosomes and myelin, and other phagocytic cell types.

Neurodegenerative diseases are associated with dysregulated microglia functions. This article outlines an in vitro assay of phagocytosis of neuroblastoma cells by iPSC-macrophages. Quantitative microscopy readouts are described for both live-cell time-lapse imaging and fixed-cell high-content imaging.

Test di imaging quantitativo in vitro per la fagocitosi delle cellule morte del neuroblastoma da parte di iPSC-Macrophages

Microglia orchestrate neuroimmune responses in several neurodegenerative diseases, including Parkinson&#39;s disease and Alzheimer&#39;s disease. ...

Assessing the Age-Specific Phagocytic Ability of Adult Drosophila melanogaster Hemocytes using an In Vivo Phagocytosis Assay

Phagocytosis is an essential function of the innate immune response. This process is carried out by phagocytic hemocytes whose primary function is to recognize a wide range of particles and destroy microbial pathogens. As organisms age, this process begins to decline, yet little is known about the underlying mechanisms or the genetic basis of immunosenescence. Here, an injection based in vivo phagocytosis assay is used to assess age related changes in different aspects of phagocytosis, such as binding, engulfment, and degradation of internalized particles, by quantifying phagocytic events in hemocytes in adult Drosophila. Drosophila melanogaster has become an ideal model to investigate age related changes in innate immune function for many reasons. For one, many genetic components and functions of the innate immune response, including phagocytosis, are evolutionarily conserved between Drosophila and mammals. Because of that, results obtained from using this protocol are likely to be widely relevant to understanding the age related changes in immune function in a variety of organisms. Additionally, we note that this method provides quantitative estimates of hemocyte phagocytic ability, which could be useful for a variety of research topics, and need not be limited to studies of aging.

Assessing the Age-Specific Phagocytic Ability of Adult Drosophila melanogaster Hemocytes using an In Vivo Phagocytosis Assay

This protocol describes an in vivo assay of phagocytosis used to assess and quantify the ability of young and aged Drosophila melanogaster hemocytes to phagocytose bacteria.

Valutare la capacità fagocitica specifica per età degli emociti di Drosophila melanogaster adulto utilizzando un in vivo Phagocitosis

Phagocytosis is an essential function of the innate immune response. This process is carried out by phagocytic hemocytes whose primary function is to ...

An In Vivo Assay to Quantify Bacterial Phagocytosis in Adult Drosophila Flies

Source: Nazario-Toole, A. E., et al. <a href="https://app-jove-com.bdigitaluss.remotexs.co/v/59543">Assessing the Cellular Immune Response of the Fruit Fly, Drosophila melanogaster, Using an In Vivo Phagocytosis Assay.</a> J. Vis. Exp. (2019)
This video demonstrates an in vivo assay designed to measure bacterial phagocytosis in adult Drosophila flies. Following the injection of fluorescently labeled bacteria into the abdomen of adult flies, hemocytes associated with the dorsal vessel engage in phagocytosis. The introduction of trypan blue dye serves to quench the fluorescence emitted by extracellular, non-phagocytosed bacteria. This quenching process enhances the identification of phagocytosed bacteria when observed under a fluorescence microscope.

Un test in vivo per quantificare la fagocitosi batterica nelle mosche adulte di Drosophila

1. Prepare Fluorescein particles for injection

	Reconstitute 10 mg of commercially available, heat-killed bacteria particles labeled with fluorescein ...

JoVE Encyclopedia of Experiments

Immunology

Immunodiagnostics

Imaging and Visualization Techniques

The Phagocytosis Assay: An Immunostaining Technique to Visualize Apoptotic Cell Engulfment in the Embryonic Cells of Drosophila melanogaster

Source: Nonaka, S. et al. <a href="https://app-jove-com.bdigitaluss.remotexs.co/v/56352">Phagocytosis Assay for Apoptotic Cells in Drosophila Embryos.</a> J. Vis. Exp. (2017).
This video demonstrates an immunostaining technique to visualize apoptotic cell engulfment in the homogenized embryonic cells of Drosophila melanogaster. This method provides insights into cellular physiology by determining the extent of apoptotic cell engulfment.

Il test di fagocitosi: una tecnica di immunocolorazione per visualizzare l'inghiottimento delle cellule apoptotiche nelle cellule embrionali di Drosophila melanogaster

Source: Nonaka, S. et al. Phagocytosis Assay for Apoptotic Cells in Drosophila Embryos. J. Vis. Exp. (2017).
This video demonstrates an immunostaining ...

Biological Techniques

Assay Techniques

Cell-based assays

Fixed Cell Efferocytosis Assay: A Method to Study Efferocytic Uptake of Apoptotic Cells by Macrophages Using Fluorescence Microscopy

Source: Taruc, K., et al. <a href="https://app-jove-com.bdigitaluss.remotexs.co/v/58149">Quantification of Efferocytosis by Single-cell Fluorescence Microscopy.</a> J. Vis. Exp. (2018).
In this video, we demonstrate the efferocytosis assay to study the clearance of apoptotic cells using confocal microscopy. Efferocytosis is a multi-step process where apoptotic cells are engulfed by phagocytes and degraded within vesicles called efferosomes. This protocol provides a method to visualize internalized and non-internalized portions of individual apoptotic cells and quantify efferocytosis.

Saggio di efferocitosi cellulare fissa: un metodo per studiare l'assorbimento efferocitico delle cellule apoptotiche da parte dei macrofagi utilizzando la microscopia a fluorescenza

Source: Taruc, K., et al. Quantification of Efferocytosis by Single-cell Fluorescence Microscopy. J. Vis. Exp. (2018).
In this video, we demonstrate the ...

Analisi della fagocitosi per le cellule apoptotiche in

Riepilogo

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