The authors thank all members of the Sleep, Stress, and Memory Lab for their help in data collection, particularly Stephen M. Mattingly for proofreading the final manuscript.

L&#39;Institutional Review Board della University of Notre Dame ha approvato tutte le procedure, compreso l&#39;uso di soggetti umani, discusso qui. La preparazione e la somministrazione dei materiali compito DRM descritti di seguito sono stati utilizzati in uno studio pubblicato il 26, in cui gli effetti dello stress psicosociale seguente elenco di codifica parola DRM sono stati valutati 24 ore più tardi. 1. Preparazione del DRM Task <ol><li> Utilizzare gli elenchi di parole da Stadler, Roediger, e McDermott 48, presentati in appendice, per selezionare il numero appropriato di liste di parole per l&#39;esperimento. Dal tabelle 1 e 2, selezionare gli elenchi di parole con la più alta probabilità di falso richiamo e riconoscimento. I più elenchi di parole utilizzate nell&#39;esperimento, maggiore è il numero di parole false partecipanti avranno la possibilità di ricordare. NOTA: Le tabelle 1 e 2 mostrano il probabillità di falsa rievocazione libera e memoria di riconoscimento, rispettivamente, i primi 18 elenchi di parole utilizzate da Stadler et al. 41. L&#39;appendice presenta le liste di parole complete. Vedi anche Gallo e Roediger 49 per ulteriori elenchi di parole normati. </li><li> Preparare il compito di codifica <ol><li> Scegli modalità di presentazione delle liste di parole. Si veda la discussione per le questioni riguardanti la selezione della modalità di presentazione. NOTA: Presentazione modalità può essere sia visiva o uditiva. </li><li> Se si sceglie la presentazione audio, registrare in digitale tutte le parole ciascuna lista. Utilizzare dispositivi di livello professionale (ad esempio, Rode NT1-A microfono), preferibilmente una voce sconosciuta e una stanza insonorizzata o un suono-resistenti. </li><li> Registrare le liste di parole in ordine decrescente forza dell&#39;associazione, così come sono presentati in appendice, al ritmo di una parola ogni due secondi. </li><li> Alla fine di ogni lista, includere una ragionevolmente lungo ritardo (&lt;em&gt; ad esempio, 12 s) di silenzio, seguito da un tono 1 s, 2 s di silenzio e poi l&#39;inizio della lista successiva. Questo aiuta i partecipanti analizzano le singole liste. </li><li> Utilizzare un software audio-editing (ad esempio, Audacity) per applicare queste norme. <ol><li> Trascinare e rilasciare il file audio nel software audio-editing. </li><li> Utilizzare il cursore del mouse per selezionare la porzione di audio a cui verrà applicato il silenzio. </li><li> Sulla parte superiore, selezionare Modifica&gt; Rimuovi Audio&gt; Silenzio Audio. </li><li> Per applicare l&#39;1-s tono all&#39;inizio di ciascuna lista, utilizzare le opzioni di copia e incolla nel software audio-editing. </li><li> Per salvare la registrazione, premere STOP, selezionare File&gt; Esporta e scegliere il formato del file e la destinazione del file audio. </li></ol></li></ol></li><li> Preparare il compito di prova <ol><li> Scegliere un intervallo di ritenzione tra la codifica e test che è appropriato per l&#39;esperimento. Se affrontare gli effetti dello stress sulla memoria performance, scegliere almeno 24 h. </li><li> Per l&#39;attività di richiamo libera, avere un pezzo di carta o un documento vuoto in un programma di elaborazione testi (ad esempio, MS Word) pronto. </li><li> Per l&#39;attività di riconoscimento, selezionare le parole da includere nel compito di riconoscimento. <ol><li> Includere le parole di studio (cioè parole presentati alla codifica) da posizioni 1, 8 e 10 da ciascuna lista prevista nella prova codifica 2. Vedi Appendice per elenchi di parole complete. </li><li> Include tutte le parole critiche di richiamo (vale a dire parole false non presentati alla codifica che rappresentano l&#39;essenza della lista di parole) da ciascuna lista compresi nel compito di codifica. Vedi Appendice per elenchi di parole complete e il loro richiamo critica adeguata. </li><li> Includere lo stesso numero di ulteriori, parole non presentato (cioè parole lamina che sono estranei a qualsiasi elenco di DRM studiati), da altri elenchi di parole DRM, non studiate, dalle stesse posizioni (1, 8, un<html> d 10) e le loro corrispondenti esche critiche. NOTA: Per esempio, se elenchi di parole 15 DRM vengono presentati durante la codifica, per il test di riconoscimento, presenti 120 parole: 45 parole di studio, 15 parole attirare critiche, 45 voci di elenco nonpresented da altri elenchi di parole DRM non studiato, e 15 parole critiche da tali elenchi di parole DRM nonstudied. </li></ol></li><li> Utilizzare software di creazione di esperimento (ad esempio, E-Prime) per creare presentazione autoapprendimento delle parole e di realizzare la raccolta dei dati. <ol><li> Utilizzare carattere nero con uno sfondo bianco, e la dimensione del carattere ragionevole, a seconda delle dimensioni dello schermo / risoluzione. </li><li> In un nuovo test di riconoscimento / vecchio standard, utilizzare i tasti separati per assegnare le risposte; come ad esempio il tasto &#39;Z&#39; per il vecchio e il tasto &#39;M&#39; per il nuovo. Se possibile, aggiungere questo legenda con la presentazione di ciascuna parola sullo schermo. Software come E-Prime raccoglierà automaticamente i tempi di reazione e le risposte chiave. </li></ol></li></ol></li></ol>e_title &quot;&gt; 2. La somministrazione di DRM Task <ol><li> La somministrazione di operazione di codifica <ol><li> Chiedi soggetto a sedersi davanti dispositivo contenente la registrazione delle liste di parole. Assicurarsi soggetto è comodo. </li><li> Leggere le seguenti istruzioni per i soggetti: &quot;Per questo compito cognitivo sarete ascoltando liste di parole Alla parola finale di ogni lista, ci sarà una pausa di 12 s, seguito da tono un 1 s, seguita da 2 s di. il silenzio, e poi l&#39;inizio della lista successiva. si prega di prestare molta attenzione alle parole, perché sarete messi alla prova su di loro nella prossima sessione. &quot; </li><li> Chiedi soggetto a mettere le cuffie. Per assicurare i partecipanti non hanno distrazioni, spegnere il monitor del computer. Premere play. </li><li> Informare partecipante che questa sessione è terminata e fornire loro le istruzioni per il prossimo (test) sessione. </li></ol></li><li> La somministrazione di test compito <ol><li> Test di richiamo libero <ol><li> Chiedi soggetto a sedersi davanti a un tavolo o una scrivania (se si utilizza carta e penna) o davanti al computer (se si utilizza un word processing documento vuoto). </li><li> Leggere le seguenti istruzioni per l&#39;argomento:.. &quot;Questa parte del compito comporta un semplice test di memoria Si prega di scrivere tutte le parole si può ricordare dagli elenchi che hai sentito per l&#39;ultima sessione Hai 10 minuti per ricordare tutte le parole si può . Quando ci sono 2 min a sinistra, vi farò sapere. Tutte le domande? &quot; </li><li> Rispondere alle domande il soggetto può avere. </li><li> Avviare il timer e informare oggetto del marchio di avvertimento di due minuti. </li><li> Smettere di soggetto dopo il tempo è scaduto. </li></ol></li><li> Test di riconoscimento nel computer <ol><li> test di riconoscimento aperto con il software per la creazione esperimento. </li><li> Chiedi soggetto a sedersi di fronte al computer. </li><li> Leggere le seguenti istruzioni per l&#39;argomento: &quot;Questo è un compito di riconoscimento semplice Vedrete una parola o.n per lo schermo. Utilizzare la tastiera per rispondere se ogni parola è vecchio (cioè su una delle liste avete sentito / visto in precedenza) o nuova. Si utilizzerà il tasto &#39;Z&#39; se si pensa che la parola è vecchio e il tasto &#39;M&#39; se si pensa che la parola è nuova. Questo è di tipo autodidattico, ma stiamo anche misurando il tempo di reazione, in modo da rispondere il più rapidamente ma accuratamente possibile. Fatemi sapere si è fatto. Qualsiasi domanda? &quot;. </li><li> Rispondere alle domande il soggetto può avere. </li><li> Avviare il test di riconoscimento e attendere che il soggetto alla fine. </li></ol></li><li> Debriefing il soggetto e li ringrazio per la loro partecipazione allo studio. </li></ol></li></ol>

The authors have nothing to disclose.

<html> In questo rapporto, gli autori descrivono un compito cognitivo molto utilizzati che produce in modo affidabile GIST a base di falsi ricordi in soggetti umani. È importante notare che, nella presente relazione, il compito DRM è stata presentata in una delle sue forme più semplici, molto simili al protocollo originale utilizzato da Deese 1 e Roediger e McDermott 2. La somiglianza con il protocollo originale utilizzata negli esperimenti descritti qui ha una particola...

An erratum was issued for: <a href="https://www-jove-com.bdigitaluss.remotexs.co/video/54793">The Deese-Roediger-McDermott (DRM) Task: A Simple Cognitive Paradigm to Investigate False Memories in the Laboratory</a>.&#160; Additional references have been added to the References section.

An erratum was issued for: <a href="https://www-jove-com.bdigitaluss.remotexs.co/video/54793">The Deese-Roediger-McDermott (DRM) Task: A Simple Cognitive Paradigm to Investigate False Memories in the Laboratory</a>. Additional references have been added to the References section.

Erratum: The Deese-Roediger-McDermott (DRM) Task: A Simple Cognitive Paradigm to Investigate False Memories in the Laboratory

<html> Il Deese, Roediger e McDermott compito (DRM) è stato inizialmente creato da Deese 1, e poi rivitalizzata da Roediger e McDermott 2 come un comodo mezzo di studio falsi ricordi in laboratorio. Anche se alcuni 3, 4 sostengono dovrebbe essere chiamato il compito DRMRS, per i contributi di 5 Leggi e Solso 6, il nome più comune nella letteratura è il compito DRM, e noi lo chiamano con quel nome qui. Dopo una carta fondamentale pubblicato da Roediger e McDermott 2, gli interessi della ricerca falsa memoria salito alle stelle 7, con conseguente oltre 2.800 citazioni di questo articolo fino ad oggi. Secondo Roediger e McDermott, hanno fatto rivivere il disegno sperimentale creato da Deese perché non c&#39;era paradigma di laboratorio affidabile per indurre falsa richiamo, mentre la prova di falso riconoscimento&quot;&gt; 8, 9 ha&quot; poco a scoraggiare la convinzione che siano necessarie, materiali coerenti più naturali per dimostrare potenti effetti falsa memoria &quot;2. Un esempio di un paradigma &quot;più naturale&quot; è il paradigma disinformazione 10, 11. In questo compito, i soggetti vengono presentati con una storia attraverso le immagini, diapositive, o un video. Più tardi, informazioni fuorvianti è fornito, e la domanda è se i soggetti saranno incorporare queste informazioni ingannevoli nella loro ricordo della storia. Il compito DRM è più semplice che il paradigma disinformazione sotto diversi aspetti. codifica DRM richiede solo la presentazione rapida e l&#39;apprendimento di liste di parole, acustico o visivo. test di recupero per l&#39;attività DRM è ugualmente conveniente indipendentemente dal particolare metodo utilizzato. In riconoscimento partecipanti al test sono presentati con un sottoinsieme di the codificata parole, le parole richiamo critico (ad esempio, &#39;dottore&#39;), e le parole di richiamo non collegati e devono fare semplici giudizi di fatto che ricordare ogni parola o no, mentre in un test di richiamo, i partecipanti devono scrivere tutte le parole che sono in grado di ricordare. In contrasto, il test richiamo libero per il paradigma disinformazione è impraticabile, in quanto richiede tempo analisi del contenuto. Inoltre, l&#39;attività DRM non richiede alcuna manipolazione tra codifica e test, come DRM &#39;falsi ricordi&#39; sono spontaneamente auto-generata. Gli errori disinformazione, d&#39;altro canto, sono indotte tramite suggerimenti esterni. Sebbene entrambi i paradigmi DRM e la disinformazione sono sostenuto per valutare la falsa memoria, gli studi più recenti hanno trovato piccola (r = 0.12) 12 o nessuna relazione 13, 14 tra la disinformazione e gli effetti DRM, il che suggerisce che i meccanismi diversi possono essere in gioco per ogni tipo difalsa memoria. Inoltre, le illusioni DRM sono sostenuto essere un sottoprodotto della natura costruttiva della memoria 15, che può essere considerato un processo adattivo evolutivamente 16. L&#39;effetto falsa memoria DRM è molto robusto tra gli studi (per le recensioni quantitativi vedi rif. 17, 18), e vi sono considerevoli prove che il compito DRM è abbastanza affidabile 27, 28. L&#39;effetto falsa memoria DRM è stato trovato utilizzando vari intervalli di ritardo, comprese quelle più breve un test immediato e quelli ritardando test di memoria fino a 60 d dopo 19, 20, 21, 22. Attenzione soggetti del DRM illusione riduce, ma non cancella, l&#39;effetto 14, 23. L&#39;effetto DRM è stato trovato anche con diversacodifica strategie, come ad esempio cambiamenti nella parola presentazione durata di 24, e può essere aumentata di diverse manipolazioni post-codifica, come il sonno di 25 o stress 26. Inoltre, l&#39;attività DRM è stata utilizzata da molti laboratori per studiare la formazione della memoria falsa in una varietà di popolazioni soggette, come i bambini 29, 30, 31, 32 e anziani 33, e in una varietà di campi di ricerca, compresi individuale cognitive ( ad esempio, la memoria 28, 34) e le differenze di personalità 35, neuroimaging 36, 37, e 38 neuropsicologia lavorare. Nonostante la sua popolarità, tuttavia, molti hanno sostenuto contro la tegli generalizzabilità del compito DRM, e se la creazione di DRM false memorie è paragonabile alla creazione naturalistica di ricordi autobiografici falsi al di fuori del laboratorio, come ad esempio le memorie di abusi sui minori recuperati in psicoterapia 39, 40, 41. Tuttavia, diversi studi hanno trovato che i soggetti che sono più suscettibili di DRM falsi ricordi sono anche più inclini a memoria autobiografica distorsioni 42, fantastici ricordi autobiografici (rapimenti alieni 43; vite passate a 44), e recuperato ricordi autobiografici 45. In breve, il compito DRM è stato uno strumento utile per indagare le basi neurocognitive del (ri) natura costruttiva della memoria 16, 46, a prescindere dal dibattito in corso su come appropriate e rilevante è nello studio di autobiografici false memorie 7. Nella presente relazione, le procedure compito DRM sono spiegate nella loro forma più semplice, con un focus sul targeting processi di consolidamento della memoria (cioè manipolazioni sperimentali, come il sonno e lo stress, si verificano dopo la codifica è terminata e sono quindi utilizzati come strumenti per la valutazione di consolidamento) , in quanto questo è stato il fuoco nel nostro laboratorio. Gli autori riferiscono al lettore di Gallo 2013 47 per un&#39;eccellente recensione del compito DRM, insieme con le diverse varianti di procedure di codifica e di prova.

<table><tbody><tr><td>Computer</td><td></td><td></td><td>No particular brand/type required.</td></tr><tr><td>Headphones</td><td></td><td></td><td>No particular brand/type required.</td></tr><tr><td>RODE NT1-A 1&quot; cardioid condenser microphone</td><td>Rode</td><td>http://www.rode.com/microphones/nt1-a</td><td>recording equipment used to record the wordlists</td></tr><tr><td>Audacity</td><td>Audacity</td><td>http://www.audacityteam.org/</td><td>for editing the recording of the wordlists</td></tr><tr><td>E-Prime&amp;nbsp;</td><td>Psychology Software Tools, Inc.</td><td>https://www.pstnet.com/eprime.cfm</td><td>for stimuli presentation and/or testing</td></tr><tr><td>MS PowerPoint (optional)</td><td>Microsoft</td><td></td><td>for stimuli presentation and/or testing</td></tr><tr><td>MS Word (optional)</td><td>Microsoft</td><td></td><td>for free recall testing. Any word processor application will work.</td></tr></tbody></table>

the deese-roediger-mcdermott (drm) task: a simple cognitive paradigm to investigate false memories in the laboratory

Il Deese, Roediger e McDermott compito (DRM) è un paradigma falso ricordo in cui i soggetti vengono presentati con liste di parole semanticamente correlate (ad esempio, infermiera, ospedale, ecc) in codifica. Dopo un ritardo, i soggetti sono invitati a ricordare o riconoscere queste parole. Nella versione memoria di riconoscimento del compito, i soggetti sono chiesto se si ricordano parole precedentemente presentati, così come le parole correlate (ma mai presentata) critica richiamo ( &#39;dottore&#39;). In genere, la parola critica è riconosciuto con alta probabilità e la fiducia. Questo effetto memoria falsa è stato dimostrato robusta attraverso brevi (ad esempio, immediata, 20 min) e lunga (ad esempio, 1, 7, 60 d) ritardi tra codifica e test di memoria. Un punto di forza di usare questo compito di studiare falsa memoria è la sua semplicità e di breve durata. Se la codifica e recupero dei componenti del compito si verificano nella stessa sessione, l&#39;intera operazione può richiedere un minimo di 2-30 min. Tuttavia, alanche se il compito DRM è ampiamente considerato un paradigma &#39;falsi ricordi&#39;, alcuni ricercatori considerano illusioni DRM sia basata sull&#39;attivazione di reti memoria semantica nel cervello, e sostengono che tali errori falsa memoria semantica Gist-base può effettivamente essere utile in alcuni scenari (ad esempio, ricordando la foresta per gli alberi, ricordando che un elenco di parole era di circa &quot;medici&quot;, anche se la parola vera e propria &quot;dottore&quot; non è mai stata presentata per motivi di studio). Ricordando l&#39;essenza di esperienza (in sostituzione o insieme con i singoli dettagli) è senza dubbio un processo adattivo e questo compito ha fornito una grande quantità di conoscenze sulla natura costruttiva adattiva della memoria. Pertanto, i ricercatori dovrebbero usare cautela quando si parla di portata globale e le implicazioni dei loro esperimenti quando si utilizza questo compito di studiare &#39;falsi ricordi&#39;, come errori di memoria DRM potrebbero non riflettere adeguatamente falsi ricordi nel mondo reale, come la falsa memoria a testimonianze oculari, o falsoricordi di abusi sessuali.

Utilizzando la procedura qui presentata, gli autori sono stati in grado di produrre in modo affidabile l&#39;effetto DRM in due esperimenti indipendenti; vale a dire, i soggetti ricordano e riconoscono, con le parole critiche alta probabilità, non rappresentati che possono essere considerati falsi ricordi per la &#39;sostanza&#39; delle liste di parole. Risultati per esperimento 1 (vedi figure 1 e 2)<...

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The Deese-Roediger-McDermott DRM Task: A Simple Cognitive Paradigm to Investigate False Memories in the Laboratory

Qui vi presentiamo il compito Deese, Roediger e McDermott (DRM), uno strumento per studiare falsi ricordi in laboratorio. Soggetti dello studio liste di parole semanticamente correlate (ad esempio, l&#39;infermiere, malati, ecc.), E poi falsamente ricordare una parola non studiato (medico), che rappresenta l&#39;essenza, o il tema, della lista di parole.

Il Deese-Roediger-McDermott (DRM) Compito: Un semplice paradigma cognitivo per Indagare falsi ricordi in laboratorio

The Deese,&#160;Roediger and McDermott&#160;(DRM) task is a false memory paradigm in which subjects are presented with lists of semantically related words ...

the-deese-roediger-mcdermott-drm-task-simple-cognitive-paradigm-to

Universidad San Sebastian

Research

Education

JoVE Core

JoVE Journal

Introduction to Psychology

Behavior

Unit 1

The Deese-Roediger-McDermott (DRM) Task: A Simple Cognitive Paradigm to Investigate False Memories in the Laboratory

Memory

SCIENTISTS IN ACTION

37.7K Views.  University of Notre Dame.  Qui vi presentiamo il compito Deese, Roediger e McDermott (DRM), uno strumento per studiare falsi ricordi in laboratorio. Soggetti dello studio liste di parole semanticamente correlate (ad esempio, l'infermiere, malati, ecc.), E poi falsamente ricordare una parola non studiato (medico), che rappresenta l'essenza, o il tema, della lista di parole....

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Brain Imaging Investigation of the Neural Correlates of Emotional Autobiographical Recollection

Recollection of emotional autobiographical memories (AMs) is important to healthy cognitive and affective functioning 1 - remembering positive AMs is associated with increased personal well-being and self-esteem 2, whereas remembering and ruminating on negative AMs may lead to affective disorders 3. Although significant progress has been made in understanding the brain mechanisms underlying AM retrieval in general (reviewed in 4, 5), less is known about the effect of emotion on the subjective re-experience of AMs and the associated neural correlates. This is in part due to the fact that, unlike the investigations of the emotion effect on memory for laboratory-based microevents (reviewed in 6, 7-9), often times AM studies do not have a clear focus on the emotional aspects of remembering personal events (but see 10). Here, we present a protocol that allows investigation of the neural correlates of recollecting emotional AMs using functional magnetic resonance imaging (fMRI). Cues for these memories are collected prior to scanning by means of an autobiographical memory questionnaire (AMQ), therefore allowing for proper selection of emotional AMs based on their phenomenological properties (i.e., intensity, vividness, personal significance). This protocol can be used in healthy and clinical populations alike.

We present a protocol that allows investigation of the neural correlates of recollecting emotional autobiographical memories, using functional magnetic resonance imaging. This protocol can be used with both healthy and clinical participants.

Indagine del cervello Imaging i correlati neurali di raccoglimento autobiografica Emozionale

Recollection of emotional autobiographical memories (AMs) is important to healthy cognitive and affective functioning 1 - remembering positive AMs is ...

Ricerca

Neuroscienze

Brain Imaging Investigation of the Impairing Effect of Emotion on Cognition

Emotions can impact cognition by exerting both enhancing (e.g., better memory for emotional events) and impairing (e.g., increased emotional distractibility) effects (reviewed in 1). Complementing our recent protocol 2 describing a method that allows investigation of the neural correlates of the memory-enhancing effect of emotion (see also 1, 3-5), here we present a protocol that allows investigation of the neural correlates of the detrimental impact of emotion on cognition. The main feature of this method is that it allows identification of reciprocal modulations between activity in a ventral neural system, involved in 'hot' emotion processing (HotEmo system), and a dorsal system, involved in higher-level 'cold' cognitive/executive processing (ColdEx system), which are linked to cognitive performance and to individual variations in behavior (reviewed in 1). Since its initial introduction 6, this design has proven particularly versatile and influential in the elucidation of various aspects concerning the neural correlates of the detrimental impact of emotional distraction on cognition, with a focus on working memory (WM), and of coping with such distraction 7,11, in both healthy 8-11 and clinical participants 12-14.

We present a protocol that allows investigation of the neural mechanisms mediating the detrimental impact of emotion on cognition, using functional magnetic resonance imaging. This protocol can be used with both healthy and clinical participants.

Imaging cerebrale Indagine di compromettere l&#39;effetto delle emozioni sulla cognizione

Emotions can impact cognition by exerting both enhancing (e.g., better memory for emotional events) and impairing (e.g., increased emotional ...

An Experimental Analysis of Children's Ability to Provide a False Report about a Crime

A considerable amount of research has evaluated children's lie-telling behaviors and skills1-2; however, limitations with the tasks used for eliciting false testimonies and interviewing children have restricted the generalizability of the findings. The primary aim of the current study is to provide an easy-to-administer and ecologically valid method for measuring the veracity and quality of school-aged children's (ages 6-11) testimonies when they are asked to provide different types of true and false reports. Moreover, the methodology enables researchers to examine the social and developmental factors that could influence the credibility of a child's testimony. In the current study, children will witness a theft, and are then asked to either falsely deny the transgression, falsely accuse a researcher of the theft, or tell the truth. Afterwards, children are to be interviewed by a second researcher using a thorough and ecologically valid interview protocol that requires children to provide closed-ended and free-recall responses about the events with the instigator (E1). Coders then evaluate the length and number of theft-related details the children give throughout the interview, as well as their ability to maintain their true and false reports. The representative results indicate that the truth and lie-telling conditions elicit the intended behaviors from the children. The open-ended interview questions encouraged children to provide free-recall information about their experiences with E1. Moreover, findings from the closed-ended questions suggest that children are significantly better at maintaining their lies with age, and when producing a false denial compared to a false accusation. Results from the current study can be used to develop a greater understanding of the characteristics of children's true and false testimonies about crime, which can potentially benefit law enforcement, legal staff and professionals who interview children.

The current methodology is designed to provide an ecologically relevant approach for measuring the veracity, length and quality of children's true and false testimonies. Implications of the current methodology for future research and professionals who interview children will also be discussed.

Una analisi sperimentale delle capacità dei bambini di fornire una falsa notizia di un crimine

A considerable amount of research has evaluated children's lie-telling behaviors and skills1-2; however, limitations with the tasks used for eliciting ...

Comportamento

A Real-world What-Where-When Memory Test

Episodic memory is a complex memory system which allows recall and mental re-experience of previous episodes from one&#39;s own life. Real-life episodic memories are about events in their spatiotemporal context and are typically visuospatial, rather than verbal. Yet often, tests of episodic memory use verbal material to be recalled (word lists, stories). The Real-World What-Where-When memory test requires participants to hide a total of 16 different objects in 16 different locations over two temporal occasions, 2 h apart. Another two hours later, they are then asked to recall which objects (What) they had hidden in which locations (Where) and on which of the two occasions (When). In addition to counting the number of correctly recalled complete what-where-when combinations, this task can also be used to test real-world spatial memory and object memory. This task is sensitive to normal cognitive aging, and correlates well with performance on other episodic memory tasks, while at the same time providing more ecological validity and being cheap and easy to run.

A Real-world What-Where-When Memory Test

The Real-World What-Where-When memory test is a novel episodic memory test, in which participants need to recall which objects have been hidden in which locations on which of two distinct occasions. It is easy to run and is sensitive to normal cognitive aging.

Un mondo reale<em&gt; Che-Dove-Quando</em&gt; Test di memoria

Episodic memory is a complex memory system which allows recall and mental re-experience of previous episodes from one&#39;s own life. Real-life episodic ...

Testing for Metacognitive Responding Using an Odor-based Delayed Match-to-Sample Test in Rats

Metamemory involves the cognitive ability to assess the strength of one&#39;s memories. To explore the possibility of metamemory in non-human animals, numerous behavioral tasks have been created, many of which utilize an option to decline memory tests. To assess metamemory in rats, we utilized this decline-test option paradigm by adapting previous visual delayed-match-to-sample tests (DMTS)1,2 developed for primate species to an odor-based test suitable for rodents. First,&#160;rats are given a sample to remember by digging in a cup of scented sand. After a delay, the rat is presented with four distinctly scented cups, one of which contains the identical scent experienced during the sample; if this matching cup is selected, then the rat obtains a preferred, larger reward. Selection of any of the other three non-matching sand-filled scented cups results in no reward. Retention intervals are individually titrated such that subjects perform between 40 and 70% correct, therefore ensuring rats sometimes remember and sometimes forget the sample. Here, the operational definition of metamemory is the ability to distinguish between the presence and absence of memory through behavioral responding. Towards this end, on two-thirds of trials, a decline option is presented in addition to the four choice cups (choice trials). If the decline-test option- an unscented colored sand cup, is selected, the subject receives a smaller less-preferred reward and avoids the memory test. On the remaining third of trials, the decline-test option is not available (forced trials), causing subjects to guess the correct cup when the sample is forgotten. On choice tests, subjects that know when they remember should select the decline option when memory is weak rather than take the test and choose incorrectly. Therefore, significantly higher performance on chosen tests as compared to forced memory tests is indicative of the adaptive use of the decline-test response and metacognitive responding.

This protocol describes a method for investigating the possibility of metamemory, or memory awareness, in rodents. The odor-based delayed-matching-to-sample paradigm is a novel, ecologically-relevant behavioral test useful for determining the extent to which rodents can adaptively respond based on cognitively monitoring the strength of their memory states.

Test per metacognitivo risponde utilizzando un odore-based ritardato Test Match a campione in ratti

Metamemory involves the cognitive ability to assess the strength of one&#39;s memories. To explore the possibility of metamemory in non-human animals, ...

Using a Classroom-Based Deese Roediger McDermott Paradigm to Assess the Effects of Imagery on False Memories

Associated word list procedures can elicit false memories in predictable ways by inducing associative processing, thus making it harder to monitor the accuracy of memories. The purpose of the method presented here was to induce false memories using lists of either semantically or phonologically related words and to assess the effects of imagery instructions on the recall and recognition of those false memories. To do this, we used a modified version of the Deese Roediger McDermott (DRM) paradigm. We adapted word lists from previous DRM studies to suit imagery procedures and created an automated presentation to present the word lists in classroom settings. We then recruited undergraduate classes and instructed some of the classes to create mental images of the list words as they were being presented, while instructing the other classes to simply remember the words. The automated presentation presented word lists to participants, one word at a time, alternating between phonologically and semantically related lists. Participants used paper-pencil recall packets to immediately recall list items, complete a distractor activity, and take a subsequent final recognition test. Often, participants immediately recalled and later recognized words that were related to the list items but were not actually presented; these are known as critical lures and indicate a false memory. The protocol detailed here describes a four-step procedure - list presentation, immediate recall, distractor phase, and final recognition - that can assess the effects of list type and imagery instruction within the DRM paradigm on memory. The automated nature of the list presentation provides the ability to systematically vary variables of interest, and the paper and pencil method of data collection affords an easily accessible method for collecting data in classroom settings. The protocol also offers options to modify the procedure to a more traditional DRM paradigm without imagery and/or list type manipulations. The use of this protocol can provide results relevant to both classroom learning and cognitive science principles.

The method presented here induced false memories using lists of related words and also assessed the effects of imagery instructions on the recall and recognition of those false memories. This protocol details a modified version of the Deese Roediger McDermott (DRM) paradigm.

Utilizzando un paradigma di McDermott Roediger aula Deese per valutare gli effetti delle immagini su falsi ricordi

Associated word list procedures can elicit false memories in predictable ways by inducing associative processing, thus making it harder to monitor the ...

A Prediction Error-driven Retrieval Procedure for Destabilizing and Rewriting Maladaptive Reward Memories in Hazardous Drinkers

Maladaptive reward memories (MRMs) can become unstable following retrieval under certain conditions, allowing their modification by subsequent new learning. However, robust (well-rehearsed) and chronologically old MRMs, such as those underlying substance use disorders, do not destabilize easily when retrieved. A key determinate of memory destabilization during retrieval is prediction error (PE). We describe a retrieval procedure for alcohol MRMs in hazardous drinkers that specifically aims to maximize the generation of PE and therefore the likelihood of MRM destabilization. The procedure requires explicitly generating the expectancy of alcohol consumption and then violating this expectancy (withholding alcohol) following the presentation of a brief set of prototypical alcohol cue images (retrieval + PE). Control procedures involve presenting the same cue images, but allow alcohol to be consumed, generating minimal PE (retrieval-no PE) or generate PE without retrieval of alcohol MRMs, by presenting orange juice cues (no retrieval + PE). Subsequently, we describe a multisensory disgust-based counterconditioning procedure to probe MRM destabilization by re-writing alcohol cue-reward associations prior to reconsolidation. This procedure pairs alcohol cues with images invoking pathogen disgust and an extremely bitter-tasting solution (denatonium benzoate), generating gustatory disgust. Following retrieval + PE, but not no retrieval + PE or retrieval-no PE, counterconditioning produces evidence of MRM rewriting as indexed by lasting reductions in alcohol cue valuation, attentional capture, and alcohol craving.

This manuscript describes a memory retrieval procedure for destabilizing robust reward memories and rewriting them with counterconditioning prior to their reconsolidation.

Una procedura di recupero guidato di errore Pronostico per destabilizzare e riscrittura disadattivi ricompensa ricordi nei bevitori pericolosi

Maladaptive reward memories (MRMs) can become unstable following retrieval under certain conditions, allowing their modification by subsequent new ...

Anterograde Amnesia

Source: Laboratories of Jonas T. Kaplan and Sarah I. Gimbel&#8212;University of Southern California
Anterograde amnesia is the loss of the ability to form new memories. This can be distinguished from retrograde amnesia, which is the loss of old memories. Anterograde amnesia can result from damage to structures in the brain that are involved in the formation of new memories. Patients who have damage to the structures of the medial temporal lobe, including the hippocampus, amygdala, and the surrounding cortices, often have severe deficits in the formation of certain kinds of memories. These cases can be informative as to how memory is organized in the brain, and how different systems support different kinds of memories. 
In this video, we will test a patient with medial temporal lobe damage on a series of memory tasks designed to distinguish between different forms of memory. First, we will test short-term or working memory, which is the process we use to keep information in mind temporarily. Next, we will test two different forms of long-term memory: explicit and implicit memory. Explicit memories are conscious and easy to verbalize. For example, memories of facts or episodes from our lives are explicit memories. We can easily tell someone what we ate for breakfast, or what city is the capital of France. Implicit memory involves knowledge we gain from experience but that is not easily expressible. For example, knowing how to do things, or becoming habituated to a stimulus are forms of implicit memory. 
These procedures are based in part on studies of the famous patient Henry Molaison, also known by his initials H.M., who had severe anterograde amnesia as a result of a surgery for intractable epilepsy in which parts of both temporal lobes were resected.1 We will perform a test of digit span, which measures short-term memory, a test of paired-associate learning, which measures explicit or declarative memory, and mirror-drawing, a test of implicit skill learning.2

Testing Short- and Long-term Memories in Patients with Brain Injuries

Amnesia anterograda

Source: Laboratories of Jonas T. Kaplan and Sarah I. Gimbel&#8212;University of Southern California
Anterograde amnesia is the loss of the ability to form ...

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Learning and Memory: The Remember-Know Task

Source: Laboratories of Jonas T. Kaplan and Sarah I. Gimbel&#8212;University of Southern California
Our experience of memory is varied and complex. Sometimes we remember events in vivid detail, while other times we may only have a vague sense of familiarity. Memory researchers have made a distinction between memories that are recollected versus those that are familiar. A recollected item is one that is not only remembered, but carries with it details of the time at which it was learned or encoded. Like a recollected item, a familiar item is also remembered, but is void of any details about the circumstances surrounding its encoding. Many studies of recollection and familiarity have focused on the medial temporal lobe (MTL), specifically the hippocampus, since its involvement in memory encoding, consolidation, and retrieval is well-known and well-studied.1-3
This video shows how to administer the Remember-Know task4 to compare brain activation in these two types of memory retrieval. In this context, remember is another term for recollection, while know refers to memories that are familiar but not explicitly recollected. In this version of the Remember-Know task, participants are exposed to a series of color images, and asked to remember what they see. Inside an fMRI scanner, they will be exposed to both images that were studied and to novel images, and they will make a "remember," "know," or "new" judgment about each image, indicating what kind of memory they have for that item. Following the scan, whole brain and hippocampal activity will be examined to determine differential activity related to recollection and familiarity. This study is based on a study performed by Gimbel and Brewer.5

The Remember-Know Task: Memory Recall and Brain Activation

Apprendimento e memoria: la procedura ricorda-conosci

Source: Laboratories of Jonas T. Kaplan and Sarah I. Gimbel&#8212;University of Southern California
Our experience of memory is varied and complex. ...

Memory Development: Demonstrating How Repeated Questioning Leads to False Memories

Source: Laboratories of Judith Danovitch and Nicholaus Noles&#8212;University of Louisville
A person is defined as a unique individual based on the people and events they encounter in their lives. Thus, creating, storing, and recalling memories are essential elements of the human experience. However, memory, as adults experience it, takes time to develop. Although young children can learn facts and remember details of their lives from moment-to-moment and day-to-day, they do not create autobiographical memories or detailed memories of events that happen in their lives until age 3 or older.
Even after age 3, children&#8217;s memories differ from those of adults in important ways. Children are less effective at evaluating their own memories than adults, which makes it difficult for them to determine, for example, whether or not their memories are accurate. False memories are a problem for both children and adults, as it is quite easy to create a false memory with a poorly-worded question or a story repeated over and over. However, young children are more susceptible to creating false memories than either older children or adults.
This video demonstrates children&#8217;s vulnerability to false memories using a method developed by Steven Ceci and his collaborators.1-2

Demonstrating How Repeated Questioning Leads to False Memories

Sviluppo della memoria: dimostrazione di come la ripetizione della stessa domanda porti a falsi ricordi

Source: Laboratories of Judith Danovitch and Nicholaus Noles&#8212;University of Louisville
A person is defined as a unique individual based on the people ...

Il Deese-Roediger-McDermott (DRM) Compito: Un semplice paradigma cognitivo per Indagare falsi ricordi in laboratorio

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