Questo lavoro è stato sostenuto dalla Deutsche Forschungsgemeinschaft (DFG), nel quadro di SPP 1708. GT grazie alla Leopoldina Nationale Akademie der Wissenschaften per una borsa di studio post-dottorato.

Attenzione: Sempre essere prudenti quando si lavora con sostanze chimiche. Applicare misure di sicurezza comuni, tra cui l&#39;utilizzo appropriato di guanti, occhiali, e un camice da laboratorio in ogni momento. In particolare, tenere presente che tutti i composti descritti contenenti elementi pesanti, così come le loro fonti elementari, sono di elevata tossicità. 1,2-diamminoetano è un liquido corrosivo. metalli alcalini e prodotti a stato solido ternari possono reagire pyrophorically con l&#39;aria e l&#39;umidità. Nota: Tutte le operazioni vengono effettuate in atmosfera di argon usando tecniche standard Schlenk o cassetto portaoggetti sotto stretto esclusione di aria e umidità esterna. Solidi o soluzioni contenenti specie metallato elemento pesante o precursori sono memorizzati sotto l&#39;esclusione di luce avvolgendo rispettivi contenitori con un foglio di alluminio per l&#39;inibizione di una decomposizione indotta dalla luce. 1. Preparazione di solventi e soluzioni <ol><li> Aggiungere 1 L di appena acquistato 1,2-diaminoethane a 25 g di CAH 2 e mescolare durante la notte. Reflux (T b = 116 ° C) finché non viene generata alcuna H 2 (circa 12 h). <ol><li> Distillare a pressione ambiente. </li></ol></li><li> Aggiungere 1 L di oxolane (THF) a 10 g di lega di NaK e mescolare durante la notte. Reflux (T b = 66 ° C) per almeno 12 h. Distillare a pressione ambiente. </li><li> Fare una soluzione satura di [Rh (PPh 3) 3 Cl] aggiungendo 150 mg di [Rh (PPh 3) 3 Cl] in 10 mL di THF. Mescolare notte a temperatura ambiente (RT) e filtrato con un filtro inerte gas fritta di bassa porosità. </li></ol> 2. Reazioni a stato solido ad alta temperatura <ol><li> Sintesi di PbSe 2 <ol><li> Mettere 3.81 g di elementale Inserito in un ampolla borosilicato e aggiungere 5 g di elementare Pb sulla parte superiore. Riscaldare con un bruciatore ossigeno / metano fino omogeneità ottica del fuso è ottenuta (circa 10 min). Battere la fiala delicatamente con un anello di sugherodurante la sintesi di staccare sublimata Se dalla parete fiala che sarà poi cadere indietro nella miscela di reazione. </li><li> Lasciare che la fiala raffreddare a temperatura ambiente. Rompere la fiala con un pestello in un mortaio e rimuovere manualmente tutti i rimanenti schegge della fiala. Pestello la PbSe greggio 2 a fondo. </li></ol></li><li> Sintesi di K 2 PbSe 2 <ol><li> Posizionare 0,95 g di elementale K e 5 g di elementale Pb in una fiala di borosilicato parete spessa. Lentamente aumentare il calore di un bruciatore ossigeno / metano fino omogeneità ottica del fuso è ottenuta (circa 20 min). </li><li> Aggiungere con cautela 1,9 g di pellet selenio elementari alla lega fusa. Dopo l&#39;aggiunta completa, aumentare la temperatura fino a che la miscela di reazione emette radiazione luminosa giallo / bianco (circa 10 min) e mantenere la temperatura per 10 min. Ridurre la temperatura di reazione un po &#39;se il colore di radiazione si trasforma in puro, bianco brillante (un TEmperature vicino al punto della fiala fusione). </li><li> Lasciare che la miscela di reazione a raffreddare a temperatura ambiente. Rompere la fiala e rimuovere manualmente tutti i restanti schegge della fiala e un regolo di piombo elementare. Pestello grezzo K 2 PbSe 2 a fondo. </li></ol></li></ol> 3. In Situ Riduzione <ol><li> Sintesi di una soluzione di [K (18-corona-6)] 2 [Pb 2 Se 3] <ol><li> Mettere 2 g di PbSe 2, 3,1 g di 18-corona-6, 250 ml di 1,2-diamminoetano, e un grande ancoretta in un round-bottom N 2-pallone su un piatto mescolare. Mescolare rigorosamente a temperatura ambiente e aggiungere lentamente 0,45 g di elementale K. </li><li> Mescolare durante la notte a temperatura ambiente e filtrare la soluzione con un inerte filtro gas fritta di bassa porosità (diametro dei pori: D3, 16-40 micron o D4, 10-16 micron). </li></ol></li></ol> 4. Reazioni Solvothermal <ol><li> Sintesi di K 4 [PbSe 4] &amp;# 183; en · NH 3 <ol><li> Mettere 0,5 g di K 2 PbSe 2 e 2 mL di 1,2-diamminoetano in una fiala di vetro da 10 ml in un politetrafluoroetilene flacone da 15 ml in una autoclave di acciaio inox standard. Chiudere l&#39;autoclave ermeticamente e riscaldare in un forno a 150 ° C per 5 giorni. </li><li> Spegnere il forno e lasciare per 1 d per raffreddare lentamente a RT. Trasferire la miscela di reazione in olio paratone e selezionare manualmente cristalli di K 4 [PbSe 4] · en · NH 3 al microscopio ottico standard al 15-40X ingrandimento. </li></ol></li></ol> 5. stratificazione reattiva <ol><li> Sintesi di [(RhPPh 3) 6 (μ 3 -Se) 8] · 0.5en <ol><li> Mettere 10 mL di una soluzione di [K (18-corona-6)] 2 [Pb 2 Se 3] in un pallone da 50 mL, aggiungere 10 ml di una soluzione satura di [Rh (PPh 3) 3 Cl] in THF , e mescolare durante la notte. </li><li> filter soluzione di reazione con un inerte filtro gas fritta di bassa porosità e rimuovere il solvente sotto vuoto dinamico lentamente durante 24 h. Trasferire il prodotto grezzo di reazione in olio paratone e selezionare manualmente cristalli di [(RhPPh 3) 6 (μ 3 -Se) 8] · 0.5en al microscopio ottico standard al 15-40X ingrandimento. </li></ol></li><li> Sintesi di {[K (18-corona-6)] - [K (en) 2] K [Rh 3 (CN) 2 (PPh 3) 4 (μ 3 -Se) 2 (μ-PbSe)]} 2 · 1.3en <ol><li> 10 ml di una soluzione di [K (18-corona-6)] 2 [Pb 2 Se 3] in un tubo Schlenk e accuratamente strato con 10 mL di una soluzione satura di [Rh (PPh 3) 3 Cl] in THF. Coprire il tubo Schlenk completamente in un foglio di alluminio e lasciare riposare per 4 settimane. </li><li> Trasferire il solido risultante in olio paratone e selezionare cristalli singoli rapidamente sotto una batteria LiMicroscopio ght. </li></ol></li></ol> 6. Analisi delle soluzioni e composti <ol><li> Mettere 50 mg di &quot;K 2 PbSe 2&quot; su un vettore campione di vetro acrilico (il composto reagisce con elementale Si) e coprire con del nastro adesivo. Mettere sotto condizioni ambientali in un diffrattometro a raggi X da polveri (PXRD) e registrare i dati di diffrazione in 1 h 23. </li><li> Collocare 0,6 ml di una soluzione di [K (18-corona-6)] 2 [Pb 2 Se 3] in un tubo di risonanza magnetica nucleare (NMR) e accuratamente sigillare quest&#39;ultimo con nastro protettivo. Si trasferisce rapidamente nella sonda NMR e registrare 77 Se e 205 Pb NMR con almeno 2.000 e 5.000 impulsi, rispettivamente 25. </li><li> Selezionare un singolo cristallo sotto un microscopio ottico e montarlo sulla testa goniometro del diffrattometro. Misurare con elevata ridondanza per consentire le adeguate correzioni di assorbimento 23-33. </li><li> Eseguire un simultaneonoi ottimizzazione della struttura elettronica e geometrica di [Rh 3 (CN) 2 (PPh 3) 4 (μ 3 Se) 2 (μPbSe)] 3 -. Applicare il modello di screening del conduttore-like (COSMO), con un aumento del 10% dei raggi di default per tenere conto di compensazione di carica 28. <ol><li> Calcolare le frequenze vibrazionali per garantire la minima energia 28. </li><li> Eseguire Mulliken e / o naturale legame orbitale (NBO) analisi sulla base della funzione d&#39;onda teoria del funzionale della densità (DFT) per ottenere le cariche atomiche 28. </li><li> Il calcolo dei contributi in-orbitale al &quot;rilassato&quot; e le strutture originali a) del cluster completo, b) il cluster di CO / senza PbSe, e c) il CO / PbSe ligando, e confrontare i risultati di 28. </li></ol></li></ol>

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The authors have nothing to disclose.

La combinazione di classico-alta temperatura, reazioni allo stato solido con metodi basati su soluzioni consente la generazione e l&#39;isolamento di nuovi composti che non possono essere sintetizzati da uno solo di questi percorsi. Anche se, nella maggior parte dei casi, una chiara identificazione e caratterizzazione completa delle specie intermedie è difficile o praticamente impossibile, l&#39;idea generale è semplice e può essere applicata ad una varietà di combinazioni elementari. Inoltre, le condizioni reali si...

Calcogenuri metallici, come SnSe o CuInSe, sono materiali versatili con una vasta gamma di applicazioni, per esempio, come semiconduttori, termoelettrico, o materiali ottici non lineari 1-6. Simili composizioni elementari si trovano all&#39;interno chalcogenidometalates, dove il metallo è in uno stato di ossidazione formale positivi e negativi coordinato da ligandi (poli) calcogenuri per produrre una specie anioniche complessivi. Diversi dai materiali di cui sopra, tali metalates sono inoltre costituiti da contro-ioni, che sono ben separati dalla sottostruttura anionico. cationi tipici sono metalli (solvato) alcalini o alcalino-terrosi, ioni di ammonio o fosfonio. Molto spesso, questi sali con anioni chalcogenidometalate hanno proprietà fisiche che sono simili a loro composti binario o ternario dei genitori, come lacune band simili o proprietà foto- e semiconduttività. Tuttavia, a causa della vasta gamma di possibili architetture anionici all&#39;interno di ogni c elementaleombination, dalla specie molecolari isolati attraverso fili e fogli di anioni interconnessi a estese strutture tridimensionali, una sintonizzazione più fine delle varie proprietà può essere realizzato, in ultima analisi, mirando alla sintesi creazione di composti con le proprietà desiderate. All&#39;interno del concetto di riduzione dimensionale, è stato dimostrato che un aumento relativo di contro-ioni per unità di formula, che accompagna una riduzione da 3D via 2D e 1D al 0D architetture anionici (0D rappresenta specie molecolari), diminuisce il gap di banda osservata 7. Inoltre, l&#39;utilizzo di differenti (o miscele di) leganti calcogenuri, è anche possibile ottenere una regolazione ultra-fine della band gap 8,9. Oltre a queste applicazioni pratiche e le pertinenze visionari, chalcogenidometalates sono ancora indagati per la comprensione fondamentale, come ad esempio per la produzione di nuovi tipi di strutture anionico o la scoperta e interpretation di un legame insolito, così come per le loro proprietà senza precedenti. Considerando congeneri leggeri (cioè, oxidometalates, comunemente indicato come oxometalates) sono state ampiamente studiate, in particolare per le potenziali applicazioni catalitiche, i chalcogenidometalates pesanti sono molto meno esplorata. Il nostro interesse è stata focalizzata sulla sintesi, le proprietà, e l&#39;ulteriore reattività di chalcogenidotetrelates (vale a dire, le omologhi più pesanti di silicati) 10,11. Vi è un&#39;ampia varietà di tali composti, che vanno da anioni binari acqua stabili e solubili, come il [SnTe 4] 4- anione 12; ai composti organici a grappolo, funzionalizzati, e multinary, come {[Ir 3 (cod) 3 (μ 3 -S) 2] (μ 3 -S) SnCl} 2 (cod = cycloocta-1,5-diene) 13. I nostri più recenti studi che fare con chalcogenidoplumbates, con il piombo come il metallo centrale alom (s). In linea con il concetto di inerti-coppia per atomi pesanti, affrontando la stabilizzazione del orbitale 6s a causa di effetti relativistici, il piombo è di solito osservata nel formale + II stato di ossidazione. Le eccezioni come PbO 2 sono forti agenti ossidanti, e il cavo più pesante (IV) calcogenuri, &quot;PbCh 2,&quot; non sono stati scoperti fino ad oggi 14. Lo stesso vale per la chalcogenidoplumbate (IV) anioni, di cui solo [PbO 4] 4 - è stato riportato 15 fino a poco tempo (vedi sotto). Oltre ad un gruppo eterogeneo di oxidoplumbates strutturalmente esaminati (II, IV), ci sono stati solo alcuni esempi di chalcogenidoplumbates (II), vale a dire [PbTe 3] 4 -, con un anione piramide trigonale 16; e [Pb 2 Ch 3] 2 -, in cui Ch = Se o Te, con un anione trigonale bipyramidal 17. Questi sono sintetizzati da un percorso che è stata applicata ancheper la generazione di ioni Zintl 18. Durante la preparazione di fasi intermetalliche multinary dalla fusione degli elementi a temperature elevate, successiva estrazione con solventi in presenza di un agente sequestrante offre i prodotti desiderati in (singolo) forma cristallina. Nel caso del [Pb 2 Ch 3] 2 - anioni, per esempio, una fase di composizione nominale &quot;KPbCh&quot; è stata estratta con 1,2-diamminoetano (en) in presenza di 4,7,13,16 , 21,24-Hexaoxa-1,10-diazabiciclo [8.8.8] hexacosane ([2.2.2] cripta). Il cryptand è necessario sia per la cristallizzazione all&#39;aumentare del raggio catione efficace nel {cripta K [2.2.2]} + controione complessa, per adattarsi meglio alle dimensioni anionico, e per una schermatura della carica positiva che sopprime un elettrone indietro -donation dal anione in soluzione. Tali sali con cationi incapsulati in genere rivelano alte tendenze per la cristallizzazione e quindi, abbastanza buone rese rispetto ale corrispondenti sali senza agenti di sequestro. Tuttavia, una sintesi piuttosto ingombrante e gli alti prezzi del criptandi impediscono il ridimensionamento eccessivo di tali approcci. Al contrario, K 4 [PbTe 3] · 2en viene sintetizzato mediante riduzione situ in soluzione, come è già stato utilizzato fin dal 1891 per la generazione del famoso Pb 9 4 - anione 19,20. Per questi ultimi, metalli alcalini elementari sono stati aggiunti alle sospensioni di piombo in ammoniaca liquida a basse temperature, mentre per la telluridoplumbate, una lega di composizione nominale &quot;PbTe 2&quot; è stata ridotta a temperatura ambiente, di nuovo con l&#39;aggiunta di potassio elementare. Il primo approccio verso tali specie metallato da qui presentata è una combinazione di entrambi i percorsi. Qui, la sintesi a stato solido è seguito da riduzione in soluzione in presenza di sequestrante economico agents, quali 1,4,7,10,13,16-hexaoxacyclooctadecane (18-corona-6), o tramite riduzione con metalli alcalini che sono chelati dal solvente stesso, senza la necessità di agenti sequestranti supplementari, simile alla sintesi di [Na 4 (en) 7] [Sn 9] 21. Il secondo approccio parte anche con la sintesi ad alta temperatura, ma è seguito da estrazione solvothermal delle fasi risultanti (cioè, l&#39;estrazione a temperature e pressioni elevate) 22. Nel seguito, presenteremo entrambi gli approcci sintetici e alcuni dei nostri recenti risultati a partire dall&#39;applicazione di queste vie di reazione.

<table><tbody><tr><td>Ethan-1,2-diamine</td><td>Sigma-Aldrich</td><td>E26266-2.5L</td><td></td></tr><tr><td>Calcium hydride</td><td>Sigma-Aldrich</td><td>213268-100G</td><td></td></tr><tr><td>Tetrahydrofuran</td><td>Sigma-Aldrich</td><td>401757-1L</td><td></td></tr><tr><td>Sodium</td><td>Sigma-Aldrich</td><td>71172-1KG</td><td></td></tr><tr><td>Potassium</td><td>Sigma-Aldrich</td><td>244864-50G</td><td></td></tr><tr><td>Tris-triphenylphosphine rhodium chloride</td><td>Sigma-Aldrich</td><td>199982-5G</td><td></td></tr><tr><td>Lead</td><td>Acros</td><td>222625000</td><td></td></tr><tr><td>Selenium</td><td>Sigma-Aldrich</td><td>209643-50G</td><td></td></tr><tr><td>18-crown-6</td><td>Acros</td><td>181561000</td><td></td></tr></tbody></table>

combining solid-state and solution-based techniques: synthesis and reactivity of chalcogenidoplumbates(ii or iv)

Le fasi di &quot;PbCh 2&quot; (Ch = Se, Te) sono ottenuti da sintesi allo stato solido (cioè, dalla fusione degli elementi in condizioni inerti in ampolle di vetro di silice). Riduzione delle fasi di metalli alcalini elementari in ammine permette chalcogenidoplumbate cristallino (II) i sali composti da [PbTe 3] 2 - o [Pb 2 CH 3] 2 - anioni, a seconda di quale agente sequestrante per i cationi è presente: eteri corona, come 18-corona-6, o criptandi, come [2.2.2] cripta. Reazioni di soluzioni di tali anioni con composti di metalli di transizione yield (poli) anioni calcogenuri o cluster calcogenuri di metalli di transizione, tra cui uno con un ligando μ-PbSe (cioè, il più pesante noto CO omologo). Al contrario, la sintesi a stato solido di una fase della composizione nominale &quot;K 2 PbSe 2&quot; da reazioni successive dell&#39;elementos e dal successivo trattamento solvothermal in ammine rese il primo non-ossido / alogenuro piombo inorganico (IV) composti: un sale del -selenidoplumbate orto (IV) anione [PbSe 4] 4 -. Questo è stato inaspettato dovuto ai potenziali redox di Pb (IV) e Se (-II). Tali metodi possono inoltre essere applicati ad altre combinazioni elementari, portando alla formazione di soluzioni con binario [HGTE 2] 2 - o [Bise 3] 3 - anioni, o per sintesi su larga scala di K 2 Hg 2 Se 3 o K 3 bise 3, per via stato solido. Tutti i composti sono caratterizzati da cristallo singolo diffrazione di raggi X e analisi elementare; soluzioni di sali piombato possono essere studiati da 205 Pb e 77 Se o 127 tecniche NMR Te. calcoli di chimica quantistica utilizzando metodi densità teoria del funzionale consentono comparazioni di energia. Essi inoltre consentonoper intuizioni nella configurazione elettronica e quindi, la situazione bonding. Molecular Rh-contenenti composti Chevrel tipo sono stati trovati ad esporre delocalizzato valenza mista, mentre simili anioni telluridopalladate sono elettrone-precisi; il cluster con il ligando μ-PbSe è energeticamente favorito su uno analogico CO ipotetica, in linea con il tentativo fallito a sua sintesi. La stabilità di formale Pb (IV) nel [PbSe 4] 4 - anionico è dovuto principalmente ad una stabilizzazione idonea all&#39;interno del reticolo cristallino.

L&#39;esistenza di un anione -selenidoplumbate orto [PbSe 4] 4-23 (vedere Figura 1, in alto a destra) è stata confermata dagli esperimenti di diffrazione a cristallo singolo, analisi elementare, e calcoli di chimica quantistica. La raffinatezza struttura cristallina conferma la geometria quasi-perfetta coordinazione tetraedrica, come ci si aspetterebbe per un cavo (IV) ioni, mentre calcoli DFT razionalizzazione della ...

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Combining Solid-state and Solution-based Techniques: Synthesis and Reactivity of ChalcogenidoplumbatesII or IV

The synthesis of chalcogenidoplumbates(II,IV) via the in situ reduction of nominal "PbCh2" (Ch = Chalcogen) and via a solid-state reaction and subsequent solvothermal reactions is presented. Additionally, reactivities of plumbate(II) solutions are portrayed, which yield the heaviest-known CO homolog known to date: the &#181;-PbSe ligand.

La combinazione a stato solido e tecniche di soluzione a base di: Sintesi e reattività di Chalcogenidoplumbates (II o IV)

The phases of &#34;PbCh2&#34; (Ch = Se, Te) are obtained from solid-state syntheses (i.e., by the fusion of the elements under inert conditions in silica ...

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Universidad San Sebastian

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Chemistry

Combining Solid-state and Solution-based Techniques: Synthesis and Reactivity of Chalcogenidoplumbates(II or IV)

10.6K Views.  University of California, Berkeley. The synthesis of chalcogenidoplumbates(II,IV) via the in situ reduction of nominal "PbCh2" (Ch = Chalcogen) and via a solid-state reaction and subsequent solvothermal reactions is presented. Additionally, reactivities of plumbate(II) solutions are portrayed, which yield the heaviest-known CO homolog known to date: the µ-PbSe ligand. 

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Activating Molecules, Ions, and Solid Particles with Acoustic Cavitation

The chemical and physical effects of ultrasound arise not from a direct interaction of molecules with sound waves, but rather from the acoustic cavitation: the nucleation, growth, and implosive collapse of microbubbles in liquids submitted to power ultrasound. The violent implosion of bubbles leads to the formation of chemically reactive species and to the emission of light, named sonoluminescence. In this manuscript, we describe the techniques allowing study of extreme intrabubble conditions and chemical reactivity of acoustic cavitation in solutions. The analysis of sonoluminescence spectra of water sparged with noble gases provides evidence for nonequilibrium plasma formation. The photons and the "hot" particles generated by cavitation bubbles enable to excite the non-volatile species in solutions increasing their chemical reactivity. For example the mechanism of ultrabright sonoluminescence of uranyl ions in acidic solutions varies with uranium concentration: sonophotoluminescence dominates in diluted solutions, and collisional excitation contributes at higher uranium concentration. Secondary sonochemical products may arise from chemically active species that are formed inside the bubble, but then diffuse into the liquid phase and react with solution precursors to form a variety of products. For instance, the sonochemical reduction of Pt(IV) in pure water provides an innovative synthetic route for monodispersed nanoparticles of metallic platinum without any templates or capping agents. Many studies reveal the advantages of ultrasound to activate the divided solids. In general, the mechanical effects of ultrasound strongly contribute in heterogeneous systems in addition to chemical effects. In particular, the sonolysis of PuO2 powder in pure water yields stable colloids of plutonium due to both effects.

Acoustic cavitation in liquids submitted to power ultrasound creates transient extreme conditions inside the collapsing bubbles, which are the origin of unusual chemical reactivity and light emission, known as sonoluminescence. In the presence of noble gases, nonequilibrium plasma is formed. The "hot" particles and the photons generated by collapsing bubbles are able to excite species in solution.

Attivazione molecole, ioni e particelle solide con Acoustic Cavitazione

The chemical and physical effects of ultrasound arise not from a direct interaction of molecules with sound waves, but rather from the acoustic ...

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Chimica

The Synthesis of [Sn10(Si(SiMe3)3)4]2- Using a Metastable Sn(I) Halide Solution Synthesized via a Co-condensation Technique

The number of well-characterized metalloid tin clusters, synthesized by applying the disproportionation of a metastable Sn(I) halide in the presence of a sterically demanding ligand, has increased in recent years. The metastable Sn(I) halide is synthesized at&#160;&#34;outer space conditions&#34; via the preparative co-condensation technique. Thereby, the subhalide is synthesized in an oven at high temperatures, around 1,300 &#176;C, and at reduced pressure by the reaction of elemental tin with hydrogen halide gas (e.g., HCl). The subhalide (e.g., SnCl) is trapped within a matrix of an inert solvent, like toluene at -196 &#176;C. Heating the solid matrix to -78 &#176;C gives a metastable solution of the subhalide. The metastable subhalide solution is highly reactive but can be stored at -78 &#176;C for several weeks. On heating the solution to room temperature, a disproportionation reaction occurs, leading to elemental tin and the corresponding dihalide. By applying bulky ligands like Si(SiMe3)3, the intermediate metalloid cluster compounds can be trapped before complete disproportionation to elemental tin. Hence, the reaction of a metastable Sn(I)Cl solution with Li-Si(SiMe3)3 gives [Sn10(Si(SiMe3)3)4]2- 1 as black crystals in high yield. 1 is formed via a complex reaction sequence including salt metathesis, disproportionation, and degradation of larger clusters. Further, 1 can be analyzed by various methods like NMR or single crystal X-ray structure analysis.

The Synthesis of [Sn10SiSiMe334]2- Using a Metastable SnI Halide Solution Synthesized via a Co-condensation Technique

The disproportionation reaction of a metastable Sn(I) chloride solution, obtained via the preparative co-condensation technique, is used for the synthesis of a metalloid tin cluster compound.

La sintesi di [Sn<sub&gt; 10</sub&gt; (Si (SiMe<sub&gt; 3</sub&gt;)<sub&gt; 3</sub&gt;)<sub&gt; 4</sub&gt;]<sup&gt; 2</sup<sup&gt; -</sup&gt; Utilizzo di una metastabile Sn (I) Soluzione ad alogenuri Sintetizzato tramite una tecnica di co-condensazione

The number of well-characterized metalloid tin clusters, synthesized by applying the disproportionation of a metastable Sn(I) halide in the presence of a ...

A Protocol for Safe Lithiation Reactions Using Organolithium Reagents

Organolithium reagents are powerful tools in the synthetic chemist&#39;s toolbox. However, the extreme pyrophoric nature of the most reactive reagents warrants proper technique, thorough training, and proper personal protective equipment. To aid in the training of researchers using organolithium reagents, a thorough, step-by-step protocol for the safe and effective use of tert-butyllithium on an inert gas line or within a glovebox is described. As a model reaction, preparation of lithium tert-butyl amide by the reaction of tert-butyl amine with one equivalent of tert-butyl lithium is presented.

The safe and proper use of organolithium reagents is described.

Un protocollo per reazioni sicuro litiazione Utilizzando organolitio Reagenti

Organolithium reagents are powerful tools in the synthetic chemist&#39;s toolbox. However, the extreme pyrophoric nature of the most reactive reagents ...

Preparation and Reactivity of a Triphosphenium Bromide Salt: A Convenient and Stable Source of Phosphorus(I)

We present herein the optimized synthesis of a triphosphenium bromide salt. Apart from being a versatile metathesis reagent, this unusually stable low-valent-phosphorus-containing compound acts as a useful P+ transfer agent. Unlike traditional methods employed to access low-coordinate phosphorus species which usually require pyrophoric phosphorus-containing precursors (white phosphorus, Tris(trimethylsilyl)phosphine, etc.), or harsh reducing agents (alkali metals, potassium graphite, etc.), the current approach does not involve pyrophoric or explosive reagents and can be done on large scales (&#62;20 g) in excellent yields by undergraduates with basic air-free synthetic training. The bromide counter ion is readily exchanged with other anions such as tetraphenyl borate (described herein) using typical salt metathesis reagents to obtain materials with desired properties and reactivities. The versatility of this P+ transfer approach is exemplified by the reactions of these triphosphenium precursors with an N-heterocyclic carbene and an anionic bisphosphine, each of which readily displace the neutral bisphosphine to give an NHC-stabilized phosphorus(I) cation and a phosphorus(I) containing zwitterion, respectively.

Preparation and Reactivity of a Triphosphenium Bromide Salt: A Convenient and Stable Source of PhosphorusI

The synthesis of a triphosphenium bromide salt is described and its use as a P+ transfer agent is outlined by reactions with an N-heterocyclic carbene and an anionic bisphosphine, yielding an NHC-stabilized P(I) cation and a P(I) containing zwitterion, respectively.

Preparazione e reattività di un Triphosphenium Bromuro di sale: una fonte conveniente e stabile di fosforo (I)

We present herein the optimized synthesis of a triphosphenium bromide salt. Apart from being a versatile metathesis reagent, this unusually stable ...

Synthesis of a Thiol Building Block for the Crystallization of a Semiconducting Gyroidal Metal-sulfur Framework

We present a method for preparing thioester molecules as the masked form of the thiol linkers and their utilization for accessing a semiconducting and porous metal-dithiolene network in the highly ordered single crystalline state. Unlike the highly reactive free-standing thiols, which tend to decompose and complicate the crystallization of metal-thiolate open frameworks, the thioester reacts in situ to provide the thiol species, serving to mitigate the reaction between the mercaptan units and the metal centers, and to improve crystallization consequently. Specifically, the thioester was synthesized in a one-pot procedure: an aromatic bromide (hexabromotriphenylene) reacted with excess sodium thiomethoxide under vigorous conditions to first form the thioether intermediate product. The thioether was then demethylated by the excess thiomethoxide to provide the thiolate anion that was acylated to form the thioester product. The thioester was conveniently purified by standard column chromatography, and then used directly in the framework synthesis, wherein NaOH and ethylenediamine serve to revert in situ the thioester to the thiol linker for assembling the single-crystalline Pb(II)-dithiolene network. Compared with other methods for thiol synthesis (e.g., by cleaving alkyl thioether using sodium metal and liquid ammonia), the thioester synthesis here uses simple conditions and economical reagents. Moreover, the thioester product is stable and can be conveniently handled and stored. More importantly, in contrast to the generic difficulty in accessing crystalline metal-thiolate open frameworks, we demonstrate that using the thioester for in situ formation of the thiol linker greatly improves the crystallinity of the solid-state product. We intend to encourage broader research efforts on the technologically important metal-sulfur frameworks by disclosing the synthetic protocol for the thioester as well as the crystalline framework solid.

Here, we present a one-pot, transition-metal-free synthesis of thiols and thioesters from aromatic halides and sodium thiomethoxide, followed by the preparation of single crystals of a metal-dithiolene network using thiol species generated in situ from the more stable and tractable thioester.

Sintesi di un tiolo Building Block per la cristallizzazione di un quadro di Gyroidal metallo-zolfo ossidi semiconduttori

We present a method for preparing thioester molecules as the masked form of the thiol linkers and their utilization for accessing a semiconducting and ...

Synthesis of In37P20(O2CR)51 Clusters and Their Conversion to InP Quantum Dots

This text presents a method for the synthesis of In37P20(O2C14H27)51 clusters and their conversion to indium phosphide quantum dots. The In37P20(O2CR)51 clusters have been observed as intermediates in the synthesis of InP quantum dots from molecular precursors (In(O2CR)3, HO2CR, and P(SiMe3)3) and may be isolated as a pure reagent for subsequent study and use as a single-source precursor. These clusters readily convert to crystalline and relatively monodisperse samples of quasi-spherical InP quantum dots when subjected to thermolysis conditions in the absence of additional precursors above 200 &#176;C. The optical properties, morphology, and structure of both the clusters and quantum dots are confirmed using UV-Vis spectroscopy, photoluminescence spectroscopy, transmission electron microscopy, and powder X-ray diffraction. The molecular symmetry of the clusters is additionally confirmed by solution-phase 31P NMR spectroscopy. This protocol demonstrates the preparation and isolation of atomically-precise InP clusters, and their reliable and scalable conversion to InP QDs.

Synthesis of In37P20O2CR51 Clusters and Their Conversion to InP Quantum Dots

A protocol for the synthesis of In37P20(O2C14H27)51 clusters and their conversion to indium phosphide quantum dots is presented.

Sintesi di in37P20(O2CR)51 cluster e la loro conversione in INP Quantum Dots

This text presents a method for the synthesis of In37P20(O2C14H27)51 clusters and their conversion to indium phosphide quantum dots. The In37P20(O2CR)51 ...

Metal Oxide Heterojunction for Photocatalytic Activities

There is a significant global demand for improvements in synthesis techniques and their optimal characteristics, especially for industrial-scale applications. Sol-gel-based solution combustion synthesis (SG-SCS) is a simple method to produce ordered porous materials. In this regard, Pearson&#39;s hard and soft acids and bases theory assists in selecting host-dopant reactivity to form a proper heterojunction.
The formation of a heterojunction also changes the essential properties of the materials, improving photocatalysis via charge transfer or synergistic activities. A calcination temperature of 500 &#176;C is ideal for this process based on the results of the stability assessment via a differential thermogravimetry ratio analysis (DTG).
The nanoscale dimensions of the nanoparticles (NPs) and nanocomposites (NCs) generated were validated using X-ray diffraction and high-resolution transmission electron microscopy (HRTEM). Furthermore, the scanning electron microscopy micrographs and BET analyses confirmed the porosity nature of the materials. HRTEM, X-ray photoelectron spectroscopy, and energy-dispersive X-ray investigations established the materials composition. The study found that NCs degraded the acid orange 8 (AO8) color more efficiently than bare ZnO.

The development of a heterojunction boosts the photocatalytic activities of solution combustion synthesis, which is a time-/energy-efficient process. Advanced analytical characterization techniques were used in this protocol to evaluate the materials&#39; characteristics, and nanocomposites demonstrated improved acid orange-8 dye degradation.

There is a significant global demand for improvements in synthesis techniques and their optimal characteristics, especially for industrial-scale ...

Sintesi di MOF a basso valenza da linker fosfinici multitopici

Experimental Approaches for the Synthesis of Low-Valent Metal-Organic Frameworks from Multitopic Phosphine Linkers

Metal-organic frameworks (MOFs) are the subject of intense research focus due to their potential applications in gas storage and separation, biomedicine, energy, and catalysis. Recently, low-valent MOFs (LVMOFs) have been explored for their potential use as heterogeneous catalysts, and multitopic phosphine linkers have been shown to be a useful building block for the formation of LVMOFs. However, the synthesis of LVMOFs using phosphine linkers requires conditions that are distinct from those in the majority of the MOF synthetic literature, including the exclusion of air and water and the use of unconventional modulators and solvents, making it somewhat more challenging to access these materials. This work serves as a general tutorial for the synthesis of LVMOFs with phosphine linkers, including information on the following: 1) the judicious choice of the metal precursor, modulator, and solvent; 2) the experimental procedures, air-free techniques, and required equipment; 3) the proper storage and handling of the resultant LVMOFs; and 4) useful characterization methods for these materials. The intention of this report is to lower the barrier to this new subfield of MOF research and facilitate advancements toward novel catalytic materials.

Autore in primo piano: Approcci sperimentali per la sintesi di strutture metallo-organiche a bassa valenza da linker fosfinici multitopici  

Here, we describe a protocol for the synthesis of low-valent metal-organic frameworks (LVMOFs) from low-valent metals and multitopic phosphine linkers under air-free conditions. The resulting materials have potential applications as heterogeneous catalyst mimics of low-valent metal-based homogeneous catalysts.

Approcci sperimentali per la sintesi di strutture metallo-organiche a basso contenuto di valenti da linker multitopici di fosfina

Metal-organic frameworks (MOFs) are the subject of intense research focus due to their potential applications in gas storage and separation, biomedicine, ...

La combinazione a stato solido e tecniche di soluzione a base di: Sintesi e reattività di Chalcogenidoplumbates (II o IV)

Riepilogo

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La sintesi di [Sn

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Approcci sperimentali per la sintesi di strutture metallo-organiche a basso contenuto di valenti da linker multitopici di fosfina

Approcci sperimentali per la sintesi di strutture metallo-organiche a basso contenuto di valenti da linker multitopici di fosfina

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